MotoGP, GP Germania: Ducati dal poker al pokerissimo! Tutte le statistiche del Sachsenring

i numeri

Michele Merlino

Strepitosa prova della Ducati al Sachsenring, in grado di monopolizzare le prime cinque posizioni come mai era successo prima. In crisi, invece, le moto giapponesi e anche Quartararo, il cui ritardo da Bagnaia è ormai in tripla cifra

HIGHLIGHTS GARA

È una progressione irresistibile quella della Ducati: monopolio del podio a Le Mans, monopolio delle prime 4 posizioni al Mugello, monopolio delle prime 5 posizioni al Sachsenring. Il monopolio del podio si era già visto in passato, ma in sole due gare la Ducati ha registrato il primo top-4 ed il primo top-5 della sua storia. In quest’ultimo caso, è un evento che non si verificava dal GP di Rio de Janeiro del 2003 con Valentino Rossi, Sete Gibernau, Makoto Tamada, Max Biaggi e Nicky Hayden a firmare il pokerissimo Honda. Ad aggiungere valore a questa impresa, il fatto che la Ducati la compie in un circuito in cui già una vittoria sarebbe stata un’impresa: l’unico successo al Sachsenring risaliva al 2008 con Casey Stoner. Per la Ducati anche la ciliegina sulla torta di avere 4 moto nei primi 4 posti del mondiale, come a Rio Hondo.

Tonfo giapponese

Nessuna moto giapponese nella top-10, anzi, per trovarne una bisogna scendere al 12° posto, con Franco Morbidelli (Yamaha). Un risultato, in negativo, epocale. Una situazione simile non si registrava da più di 50 anni: era il GP della Jugoslavia (nazione che non esiste più…) del 1969 e non vi furono moto giapponesi al traguardo. Fu una gara in cui la moto dominante, la MV Agusta, non partecipò, avendo in tasca il mondiale. Fu l’ultimo successo della gloriosa Norton Manx, vincitrice 20 anni addietro della prima gara in assoluto del motomondiale (il TT del 1949) ed in cui l’unica moto giapponese in gara, la Honda di Terry Dennehy, non giunse al traguardo. Il vincitore fu Godfrey Nash.

Quartararo shock

Solo 12 mesi fa Fabio Quartararo vinceva al Sachsenring e lasciava il tracciato tedesco con 91 punti su Bagnaia. Quest’anno il crollo suo e della Yamaha è impressionante: termina la gara a 25” dal vincitore Martin, ed il suo gap da Bagnaia è di 103 punti.

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