Il pilota Honda è stato dichiarato "unfit" per il Gran Premio di Olanda, dopo gli infortuni della settimana scorsa durante il GP Germania, che si sarebbero aggravati nei due giorni di Assen. Lo spagnolo: "Ho sofferto molto, le mie condizioni sono gradualmente peggiorate. Al centro medico abbiamo notato che la costola si è incrinata ancora di più, così ho deciso di non correre". Il dottor Charte: "Non ipotizzabile l'intervento chirurgico, il riposo gli farà bene in vista di Silverstone"
Marc Marquez non ha corso nemmeno il GP di Olanda, poi vinto da Pecco Bagnaia su Bezzecchi. Come comunicato sull'account ufficiale della MotoGP "Marc Marquez è stato dichiarato unfit dopo gli infortuni di settimana scorsa durante il Gran Premio di Germania, che si sarebbero aggravati nei due giorni ad Assen (venerdì e sabato, ndr)". La scorsa settimana al Sachsenring il pilota spagnolo aveva dovuto rinunciare alla gara dopo 5 cadute tra Libere, qualifiche e Warm Up. I problemi a un dito, alle costole e a un legamento del piede hanno costretto Marquez a saltare l'appuntamento con la gara della domenica per la seconda settimana consecutiva.
Marquez a Sky: "Nessun problema con la diplopia"
Marquez spiega a Sky Sport la sua decisione di non correre, confermata dall'unfit ricevuto dopo il controllo medico: "Ho sofferto molto questo weekend ad Assen, questo non mi ha aiutato a rimettermi a posto dopo le 5 cadute in Germania. Questo weekend è andato sempre peggio, soprattutto la costola, faceva più male dopo la Sprint. Questa notte ho deciso di non correre quando sono andato a dormire. Stamattina sono andato al centro medico e ho detto subito che non potevo correre, loro hanno visto che la costola si è mossa e per questo il dolore è aumentato. Adesso ho un mese e mezzo per recuperare la forma e la giusta mentalità. Questo è il momento più difficile della mia carriera, ma fuori dalla pista è uno dei momenti più belli della mia vita e questo mi aiuta. Ho un gran team che mi aiuta molto, una bella famiglia, questo mi aiuterà per riprendermi. Non c'è nessun problema con la diplopia, lo giuro, è impossibile perché vedrei doppio. Adesso il problema è un altro. A Silverstone tornerò piano piano, provando a riprendere la giusta confidenza".
Il messaggio di Marc su Instagram
Marc Marquez ha commentato il forfait, con un post su Instagram: "Come sapete, non sono arrivato fisicamente ad Assen al cento per cento. Oltre alla distorsione e alla frattura del dito, questa settimana a Madrid hanno anche individuato una costola fratturata, che mi ha causato molto dolore. Questa mattina mi sono svegliato con molto dolore e, dopo un controllo con l'equipe medica, abbiamo deciso di non correre per evitare che le mie condizioni peggiorino, così da poter recuperare nelle prossime settimane. Grazie a tutti per il supporto!"
Dottor Charte: "Evidenziata una frattura alla costola"
"Dopo le cadute in Germania che hanno portato alle lesioni di dito e caviglia, aveva un corpo molto acciaccato - ha spiegato al microfono di Sky il dottor Angel Charte, responsabile medico del Motomondiale -. A Madrid ha sentito dolore al costato, non riusciva a respirare: non si era evidenziata nessuna lesione a livello delle costole. Il dolore è aumentato in Olanda, sabato il dolore era incontenibile. Stamattina abbiamo fatto una revisione e abbiamo visto una frattura alle costole sul lato destro che si era allargata e spostata, creando molto dolore. Con un'altra caduta la frattura poteva allargarsi ulteriormente e compromettere la funzione respiratoria. Lunedì sarà sottoposto a TAC tridimensionale: non vedo ipotizzabile un'operazione chirurgica, potrebbe farcela per Silverstone perché il riposo gli farà bene".
Le parole di ieri
Così ieri Marc Marquez, al termine di un sabato da dimenticare, concluso con il 17° posto nella Sprint e il tamponamento a Bastianini: "Ho chiesto scusa a Enea, è stato un errore mio e ci siamo chiariti. In spagnolo diciamo che piove sul bagnato. Mi è spiaciuto. Abbiamo finito la gara, domani è un altro giorno e poi ci sarà un po' di vacanza. Non posso spingere, sono umano anche io. Ho un dito rotto, una costola rotta e un legamento del piede rotto. Sto guidando la moto ma prendo un decimo a ogni cambio di direzione. Prendo 4 decimi al giro da Nakagami, che è la Honda che va più veloce qui. Sono anche partito bene, ma mi sono subito detto che non era il mio posto. Poi ho trovato un buon gruppo con Morbidelli e ho pensato di fermarmi con loro e fare lì la gara. Moralmente sono stati tre anni difficili dal punto di vista fisico. Ora è il momento più difficile della carriera sportiva, ma bisogna tenere duro e lavorare sodo: un giorno cambierà tutto".