MotoGP, GP Catalunya (Barcellona), Quartararo 17° nelle libere: "Giornata durissima"
YAMAHADuro sfogo del francese dopo il 17° tempo nelle libere di Barcellona. "Non posso fare la differenza con questa Yamaha - le parole di Quartararo - e non mi sento totalmente fiducioso per la prossima stagione: dovremo lavorare tanto per cambiare la mentalità degli ingegneri giapponesi". Sabato le qualifiche alle 10.50 e la Sprint alle 15, domenica gara alle 14: tutto live su Sky Sport Summer, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW
Il venerdì nero di Fabio Quartararo: 17° nelle prove libere di Barcellona e costretto a passare dal Q1 su una pista che negli ultimi 5 anni aveva regalato al francese delle grandi gioie, vedi le tre vittorie (nel 2018 in Moto2, nel 2020 e 2022 in MotoGP) e un secondo posto in top class nel 2019. Al Montmelò, la scorsa stagione, è arrivato anche il suo ultimo successo, prima della 'remuntada' di Francesco Bagnaia. "Anche il venerdì dell'anno scorso era stato complicato - ricorda il pilota della Yamaha, piuttosto sconsolato - ma poi avevo vinto la gara con 6 secondi di distacco. È stata veramente una giornata dura". Quindi, il 24enne di Nizza - 11° nel Mondiale con 73 punti - entra nel dettaglio delle difficoltà che affliggono il team. "Il problema principale - spiega - è nella mancanza di trazione: con poco grip nel posteriore sono costretto a frenare più del solito e i guai si trasferiscono sull'anteriore. In mattinata ero riuscito a mantenere un buon passo per 4-5 giri, dopo la gomma era completamente distrutta".
Quartararo: "Non posso essere completamente fiducioso per il 2024"
Ma la preoccupazione del 'Diablo' è rivolta principalmente al futuro. "Devo accettare questa situazione - le sue parole nel post-libere - ma a essere onesti non mi sento totalmente fiducioso per la prossima stagione: trovare il limite con questa moto è fin troppo facile, non posso fare la differenza, non posso andare più forte di così perché la gomma scivola da tutte le parti. Io ce la sto mettendo tutta per migliorare la moto e cambiare un po' la mentalità degli ingegneri giapponesi. Speriamo di riuscirci, ma dovremo lavorarci tantissimo".