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Perché Marc Marquez vuole la Ducati del team Gresini nel 2024

MotoGp

Antonio Boselli

Va trovata una via d'uscita dalla Honda, ma ormai non ci sono più dubbi: Marc Marquez vuole la Ducati del team Gresini nel 2024. Analizziamo allora i motivi dietro la decisione dell'otto volte campione del mondo e perché, in questo momento della sua carriera, la moto satellite di Borgo Panigale sembra la più adatta per Marc

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Non più tardi di sei mesi fa, chiunque avesse avanzato l’ipotesi di un passaggio di Marc Marquez in Gresini con una moto satellite sarebbe stato preso per pazzo. Eppure è proprio questo il desiderio dell’otto volte campione del mondo, che vorrebbe lasciare la Honda, la casa più vincente del Motomondiale, per sposare la causa di un team privato. Le ragioni sono tante e cercheremo di tratteggiarle qui, ma fondamentalmente Marquez vuole tornare a essere libero.

Gli ultimi 4 anni complicati tra infortuni, operazioni e cadute

Gli ultimi quattro anni sono stati molto difficili, a partire dell’infortunio all’omero destro nel 2020 seguito da quattro operazioni, una grave infezione, i problemi di diplopia e infine le cadute rovinose in Germania e ad Assen quest’anno, che lo hanno ferito quasi più nell’anima che nel fisico. Non che Marquez sia esente da responsabilità, come lui ha ammesso, tornare dopo tre giorni dall’operazione nel 2020 è stato l’inizio dell’odissea. A distanza di quattro anni però, Marquez vuole sentirsi libero da tutto, convinto di aver fatto tutto il possibile per la Honda per tornare a vincere anche a costo di ferire il suo corpo già martoriato.

Si cerca una via d'uscita dalla Honda

La Honda dal canto suo ha sempre mostrato gratitudine al campione spagnolo, gli ha fatto un contratto quadriennale da quasi 100 milioni di euro, lo ha pagato anche quando non ha corso, ma ha fallito quando si è trattato di dargli una moto competitiva. Proprio per questo, è difficile immaginare che la casa giapponese blocchi Marquez, ma è ovvio che vada trovata una via di uscita onorevole, lasciando alla Honda la prima eventuale comunicazione dell’addio.

Ducati satellite moto perfetta per Marc

Ma torniamo a Marquez, vuole essere libero di correre senza sobbarcarsi la responsabilità di avere sulle spalle la reputazione di un casa o lo sviluppo di una moto. Per questo la Ducati satellite è perfetta per lui, una moto che si è già dimostrata vincente - sarebbe quella usata da Bagnaia quest’anno - già pronta alla prima gara, senza la pressione e l’onere di doverla sviluppare. Marquez sa che con quella moto può tornare libero di fare le pole, di vincere le gare e magari lottare per il mondiale.

Team Gresini può diventare 'casa Marquez'

Il team Gresini poi diventerebbe casa Marquez con la coppia di fratelli a sedere nei due lati nel box; una squadra che l’anno scorso con Enea Bastianini ha dimostrato di poter competere con i team ufficiali e di avere quella giusta sfrontatezza "alla Fausto", tale da non vivere alcuna sudditanza psicologica con Ducati e le altre case ufficiali. È un ambiente ideale per un pilota che vuole solo correre senza pensare ai rapporti interni ed esterni al box, che vuole solo andare forte con una moto competitiva, un pilota che sente di meritarsi una scena che Honda non può più permettergli

La volontà di firmare per una sola stagione

Attenzione poi alla durata del contratto, perché Marquez non ha voluto un contratto biennale - sennò si sarebbe accasato in Pramac - ma vuole solo un contratto annuale. Anche qui il pilota spagnolo ha voluto massima libertà per poter scegliere il miglior progetto fra un anno, magari anche quello della Honda nel momento in cui la casa giapponese in questi mesi riuscisse a convincere i migliori ingegneri europei - tra questi Gigi Dall’Igna - a guidare la rifondazione della casa più vincente del Motomondiale.