Superbike: Bautista, Razgatlioglu e Bulega da 10 e lode

il bilancio
Edoardo Vercellesi

Edoardo Vercellesi

La superiorità di Bautista e Ducati, la strenua resistenza di Razgatlioglu e l’affermazione di Bulega sono i tre highlights del weekend di Portimao, con l’occhio puntato al finale di stagione

I RISULTATI DI PORTIMAO

L’equazione d’oro del motorsport vuole che i circuiti più belli diano origine alle gare migliori. Portimao, tra le piste più amate del mondo, ha confermato la regola e per un motivo o per l’altro ha regalato corse da ricordare, specialmente quelle di domenica. Nella Superpole Race e in Gara 2 abbiamo goduto del meglio del mondiale Superbike, con Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu a esprimersi oltre i loro limiti per primeggiare. Negli occhi di tutti è rimasta la resistenza del turco di fronte all’evidente vantaggio tecnico della Ducati. La sua voglia di vincere e la flebile speranza residua di giocarsi il titolo lo hanno portato, nella sprint e soprattutto in Gara 2, a gettare il cuore oltre l’ostacolo sfruttando le staccate e i settori guidati per compensare lo strapotere di Bautista nel primo e quarto intermedio. Ne è derivata una gara pomeridiana che probabilmente resterà negli annali del mondiale Superbike. 

Dieci e lode anche a Ducati

Come ad Aragon, tra l’altro, il weekend del team Yamaha era iniziato in salita per essere poi raddrizzato a partire dalla Superpole. Qualsiasi cosa succeda, insomma, Toprak trova sempre il modo di risalire per essere la seconda forza in pista. La frustrazione di Razgatlioglu (con tanto di due cupolini rotti a suon di pugni) prova la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile e forse di più, correndo una delle gare migliori della carriera. Sarebbe un errore, però, imputare le vittorie di Bautista solo all’accelerazione prodigiosa della Ducati. Nessuno come lui sa massimizzare le caratteristiche della Panigale V4R e nessuno sa interpretare così bene l’ultima curva di Portimao. Inoltre, il modo in cui Alvaro ha tenuto il passo di Razgatlioglu nell’ultimo giro delle due gare di domenica racconta la completezza del pacchetto. Il titolo non arriva per due soli punti, ma conta poco: salvo cataclismi, Jerez incoronerà Bautista come giusto campione 2023. In compenso, insieme allo spagnolo e a Razgatlioglu merita il dieci e lode anche Ducati, a cui va il mondiale costruttori sia in Superbike che in Supersport.

Bulega a tratti devastante

Dieci e lode, infine, a Nicolò Bulega, che vince Gara 1 e si aggiudica con tre corse d’anticipo il titolo della Supersport, sciogliendosi in un pianto commosso. Il pilota di Aruba.it Racing è stato costante e a tratti devastante, per esempio nella Superpole di Portimao in cui ha conquistato record della pista e pole position con sette decimi sul secondo. Bulega è maturo per il passaggio in Superbike e il suo futuro è un bel foglio bianco da scrivere col proprio talento, supportato dalla stessa formazione che ne ha curato la rinascita in questi due anni.