MotoGP, sfida Bagnaia-Martin: per il titolo la velocità non basta, conterà anche la testa

MotoGp
Antonio Boselli

Antonio Boselli

Non sarà solo la velocità a decretare il vincitore del Mondiale 2023: ne sa qualcosa Jorge Martin, reduce da due errori pesanti (in Indonesia è caduto, in Australia ha sbagliato la scelta della gomma) che gli hanno fatto perdere punti preziosi per il titolo. Determinante sarà anche la testa e Bagnaia ne sa qualcosa: nonostante una moto non completamente a posto, Pecco ha capitalizzato al massimo gli ultimi due weekend e ha così incrementato il suo vantaggio in classifica  

GP THAILANDIA, LA SPRINT LIVE

Andare veloce non basta. È questa la lezione che Jorge Martin ha imparato nelle ultime due gare. Il pilota spagnolo ha commesso due errori, diversi tra loro, ma egualmente pesanti. In Indonesia è caduto quando era ampiamente in testa alla gara, in Australia ha scelto la gomma morbida al posteriore, lui unico a montarla tra i primi sei piloti in griglia, e si è visto rimontare negli ultimi giri quando era davanti a tutti. Per questo motivo, la sfida con Bagnaia non sarà solo decisa dal cuore, la velocità espressa in pista, ma soprattutto dalla testa, la capacità di fare più punti possibili.

Bagnaia cinico, ha sfruttato tutte le occasioni nelle ultime gare

Da questo punto di vista Bagnaia è stato un maestro perché, nonostante non fosse a posto con la sua moto, ha sfruttato tutte le occasioni che gli si sono presentate. In Indonesia ha vinto partendo dalla tredicesima posizione, approfittando della caduta di Martin, in Australia ha chiuso al secondo posto. Ora il campione del mondo in carica ha un vantaggio di 27 punti, ma non è un margine troppo rassicurante. Con la Sprint ci sono 37 punti in palio ed è facile rimontare, sebbene le prossime piste siano favorevoli a Bagnaia, sempre incisivo in Thailandia e Malesia. E’ sufficiente? No, perché andare veloce non basta, una lezione sempre valida per entrambi i piloti in lotta per il mondiale.