Masia domina le prove libere in Thailandia. 2° Alonso e 3° Moreira

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

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Masia domina la sessione di prove libere del GP di Thailandia, dimostrando di avere tutte le qualità per puntare alla vittoria del motomondiale. Dietro di lui arriva Alonso, che prende all'ultimo la seconda posizione su Moreira. Sasaki termina 14°, mentre Holgado rimonta dalla 15^ all'8^ posizione

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C’è una sola Honda che brilla là davanti, in mezzo a un esercito di Ktm. Ed è quella di Masia, ormai entrato nella parte di leader con la consapevolezza di avere le qualità per puntare al titolo. Quel titolo che in passato gli è sempre sfuggito, offuscato dalla presenza di piloti che lo hanno relegato in ruolo di comprimario, di talento incompleto e inespresso. Questo è il suo anno, lo sta dimostrando di gara in gara, di prova in prova, se riesce a non perdere il filo. Jaume ha messo la firma anche nel primo giorno del gp thailandese, ribadendo di essere in stato di grazia. Ha dominato il turno, nella mischia degli ultimi frenetici minuti s’è distinto staccando tempi di riferimento, mentre gli altri sgomitavano per assicurarsi un posto nella top 14. 

Solo Moreira è riuscito a mantenere il contatto, piazzandosi subito alle sue spalle per scivolare al terzo posto all’ultimo, superato dal fenomeno Alonso, un ragazzo destinato a far parlare sempre di più di sé. Collin Vejer, il sempre meno sorprendente rookie olandese, ha fatto meglio del suo compagno di squadra Sasaki, primo nella lista dei contendenti al titolo - solo 4 punti di distacco da Masia - ma senza una vittoria fin qui, quest’anno. 

Holgado va a corrente alternata: ogni tanto si ricorda di essere stato il dominatore nella prima parte della stagione. Salvo scomparire nella zona grigia della classifica. Fino a pochi minuti dalla fine delle prove era quindicesimo, poi si è gettato nella mischia finale, con grinta, ed è risalito all’ottavo posto. Se vuole dare filo da torcere a Masia da cui lo separano 22 punti in classifica, dovrebbe sfoderare sempre questa determinazione.

Gli italiani devono invece riordinare le idee, in vista di sabato: Rossi, nono, è stato il più veloce e l’unico in grado di assicurarsi l’accesso diretto alla Q2. Bertelle è rimasto fuori, quindicesimo, e ha fatto meglio di Nepa, diciassettesimo, e Farioli, ventisettesimo.

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