Moto2, Aldeguer vince GP Thailandia. Acosta 2°, festa mondiale rimandata

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

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Appuntamento con il titolo rimandato: a Pedro Acosta serviva un vantaggio di 75 punti per laurearsi campione del mondo con tre gare d'anticipo, ma il 2° posto dello spagnolo e la rimonta di Arbolino (da nono a quarto) rimandano il tutto al prossimo weekend in Malesia. La gara la vince Aldeguer, sul podio con Acosta anche l'idolo di casa Chantra

ACOSTA CAMPIONE A SEPANG SE... LE COMBINAZIONI

Una gara vissuta sui distacchi, abbondanti. E sul conteggio dei punti in classifica, per controllare il vantaggio di Acosta, in odore di titolo. Lo spagnolo secondo, Arbolino nono a inizio gara, oltre 60 punti di vantaggio, non ancora sufficienti a garantirgli la vittoria in anticipo del mondiale. Ne servivano 75, alla fine saranno 63. 

Acosta ha inseguito per tutta la gara Fermin Aldeguer, imprendibile, se non a costo di rischi inutili. Il pilota di Boscoscuro, sbarcato in Thailandia senza speranze (a detta del suo team Manager che non credeva nel podio su una pista sulla carta ostica, troppe staccate, ripartenze e il peso dei suoi piloti ad aggravare il quadro tecnico), ha sbancato il tavolo, prendendosi pole position e gara. Acosta, il leader del mondiale, secondo in entrambe le occasioni, torna a casa comunque soddisfatto. Il titolo è quasi in cassaforte, non poteva fare di più

In gara Aldeguer ha preso subito margine, l’ha incrementato, l’ha gestito. Pedro si è accontentato, anche perché il terzo classificato, il pilota di Casa, Somkiat Chantra era staccato senza speranza di farsi sotto. Arbolino dal nono posto (un’incertezza gli ha subito fatto perdere due posti) ha recuperato cinque posizioni, una grazie a Canet punito dal long lap penalty per partenza anticipata. Poi ha passato Vietti al sesto giro, Lopez all’undicesimo, Ramirez al quattordicesimo. Dixon s’era auto eliminato centrando Vietti nelle prime fasi. Tony tiene aperto il mondiale, il suo obiettivo primario in questo momento, perché finché l’aritmetica dà speranze è giusto crederci. La cronaca della gara ha offerto poco altro, qualche sorpasso per le posizioni meno pregiate. Ogura ha passato Arenas e poi Ramirez in difficoltà con le gomme da diversi giri, Dennis Foggia ha chiuso la gara in zona punti, dodicesimo, alle spalle di Canet. 

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