Moto2: Aldeguer in pole a Sepang, 2° Vietti. Acosta è 6°, Arbolino 7°

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Fermin Aldeguer scatenato, centra a Sepang la terza pole consecutiva davanti a un super Vietti, secondo nonostante una caduta nel finale. Il duello Mondiale vede Acosta al sesto posto, subito dietro il suo rivale Arbolino: allo spagnolo basterà non perdere più di 13 punti dall'italiano per laurearsi campione

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Per un po’ aveva illuso Arbolino, con un dodicesimo tempo che sapeva di difficoltà. Pedro Acosta in effetti non ha brillato come suo solito sul circuito della Malesia, ma al termine di una qualifica meno esplosiva del solito ha messo le sue ruote davanti a quelle del suo avversario diretto. Questione di millesimi, appena diciotto, sufficienti a mettersi nella condizione di marcare, o più probabilmente staccare, Arbolino in gara. Sesto lo spagnolo, che s’è pure visto cancellare un giro buono in regime di bandiere gialle, settimo l’italiano che spera ancora di tenere aperto il mondiale.

 

Meglio di lui ha però fatto il connazionale Vietti, secondo a sorpresa, prima di cadere negli ultimi minuti (senza compromettere il risultato), pochi istanti prima di Canet che per questo motivo rischia di essere penalizzato (con le bandiere gialle bisogna rallentare, vietato cadere…). L’eroe di giornata, al di là del discorso titolo che accentra le attenzioni, è stato Fermin Aldeguer, che ha firmato la terza pole position consecutiva. Il pilota di Boscoscuro è tornato al centro di un interesse generale (che arriva fino alla Motogp dove lo tengono d’occhio) dopo una lunga parentesi in chiaro

scuro. Aveva stupito all’esordio nella categoria di mezzo, un anno fa, a soli diciassette anni. Ha poi confermato il dna di un talento pure in questo finale di campionato dove ha portato a casa il terzo posto in Indonesia e la vittoria in Thailandia. Dovesse riconfermarsi in gara anche domenica, in fondo non ci sarebbe da stupirsi. Non sarà facile.

 

Oltre a Vietti, in prima fila si schiera con lui Manuel Gonzalez, ma Acosta alle sue spalle è sempre un brutto cliente, a meno che il leader del mondiale non faccia la gara su Arbolino, puntando al risulto grosso, il titolo, che è lì, a portata di mano. Gli basta mantenere un distacco di 50 punti domenica sera. Al momento ne ha 63.

La griglia di partenza del GP della Malesia