MotoGP a Valencia e Bagnaia campione: le PAGELLE di Paolo Beltramo
Bagnaia è ancora campione del mondo: ha battuto tutti, ha gestito, pensato, battuto la tradizione negativa di Valencia per gli italiani. Pecco e Ducati da 10 e lode con bacio accademico. Voto 10 anche a Martin. Gara strepitosa e 9 a Fabio Di Giannantonio che avrebbe conquistato un altro podio, ma poi è stato penalizzato
- Vincere vincendo – È la cosa più bella che possa capitare ad un trionfatore, prendere tutto, titolo e gara insieme nello stesso giorno, nello stesso momento, nella stessa emozione. Pecco Bagnaia ce l’ha fatta e ha vinto il secondo titolo mondiale consecutivo della MotoGP, il settimo GP stagionale, il settimo podio consecutivo, ha battuto tutti, ha gestito, pensato, battuto la tradizione negativa di Valencia per gli italiani.
- Ha corso con intelligenza, come sempre, gestendo al meglio la domenica, stando davanti, inseguendo, senza correre rischi e poi approfittando degli errori dei piloti KTM. È stato perfetto, ha fatto una cosa che nessuno in Ducati è riuscito a fare, neppure Casey Stoner, così come la Ducati che ha chiuso il campionato con 3 moto sul podio della gara e del campionato. A entrambi, Pecco e Ducati 10 e lode con bacio accademico. Fantastici.
- Onore ai vinti – L’abbraccio al parco chiuso tra Pecco e Martin, arrivato a complimentarsi col rivale vincente e in festa, la dice lunga sulla bellezza di questo duello finito prima del traguardo per due errori di Jorge Martin: dapprima facendosi risucchiare in frenata alla prima curva e andando dritto, poi nel tentativo di recuperare prendendo Marquez e cadendo.
- Ci sta, doveva arrivare davanti e sperare che qualcuno si intromettesse tra di lui e l’italiano, quindi cercare di recuperare in fretta. È finita male per lui, ma grinta e aggressività sono sue doti, ci riproverà di sicuro. 10 a lui e alla squadra, Team esterno campione del mondo, grande.
- Occasione buttata – KTM aveva due piloti davanti e la possibilità di chiudere addirittura con una doppietta era allettante, ma prima un lungo di Binder, poi una caduta di Miller hanno spento i sogni austriaci. Insomma primo e secondo sarebbe stato qualcosa di inatteso, forse anche troppo, ma la crescita è evidente. Peccato, 4 Miller e 8 Binder, comunque (quarto) e poi terzo alla fine della giornata per la penalizzazione di Diggia.
- Crescita – Gara strepitosa di Fabio Di Giannantonio che avrebbe conquistato un altro podio, risalendo fino al secondo in scia di Bagnaia (9), meritatissima conferma in MotoGP con la VR46, un pilota molto forte, anche se penalizzato poi di 3 secondi per la pressione della gomma, una cosa che l’anno prossimo vedremo spesso credo purtroppo. Buon addio al Team Pramac per Joan Zarco che ha chiuso terzo (poi secondo) prima della sua avventura in Honda. 8.
- Aprilia – Vinales, al di là della penalizzazione di 3 posizioni in partenza, ha sbagliato completamente le gomme e alla fine ha chiuso decimo (5) con una moto che valeva una posizione nettamente migliore. Il meglio dalla moto italiana l’ha tratto Raul Fernandez, quinto, (7) davanti a Alex Marquez (6) Franco Morbidelli (6) e Aleix Espargaró che ha fatto quello che poteva coi guai fisici, (NG). Marini nono, ai saluti dalla Ducati e dal team Mooney. 5.
- Male – Ultima gara negativa per molti piloti che sono caduti nella critica parte destrorsa della pista valenciana. Brutto addio soprattutto per Marquez, Rins, Pol Espargaró, tutti caduti come molti altri. Martedì è già 2024.
- Poker per Fermin Aldeguer, il pilota dei desideri di molti che vince la quarta gara consecutiva con l’italiana Boscoscuro, team dove resterà per vincere questo titolo l’anno prossimo, gara perfetta, vittoria di forza e costanza, eleganza e ritmo: 10 e lode, un pilota davvero forte che sarebbe stato bello vedere fin dall’inizio contro Acosta, oggi svuotato e già concentrato su martedì quando esordirà in MotoGP, dodicesimo, 5.
- Bell’addio del team Pons alle gare con una moto che è un emozionante puzzle grafico di quelle della sua grande storia (ciao Sito) e che Aron Canet ha portato al secondo posto (9), una sua specialità. Ottimo terzo posto in volata per l’altro pilota di Boscoscuro Alonso Lopez (9) per 21 millesimi su un rampante Ramirez (9). 4 spagnoli davanti a tutti anche qui e la cosa la dice lunga. Tra gli italiani una discreta gara di Foggia, nono 6, male Arbolino (4) sedicesimo. Che
- Alla fine ce l’ha fatta: Ayumi Sasaki è riuscito a vincere una gara in questo 2023 dopo 7 secondi posti. Ha così nobilitato la sua seconda posizione nel mondiale dimostrando di avere talento e velocità da top. Bravo, 10. Chi invece ha preso questa ultima gara come una passerella festosa a casa sua è stato il campione Masia che ha chiuso tredicesimo, svuotato e appagato dopo il successo qatariano. Ci sta: 5.
- Bellissima gara spettacolare di Alonso (9) secondo davanti ad Ortolà (9). Quindi il fantastico ragazzino olandese Veijer (8) e un tosto Öncü (8), ferito, ma comunque in lotta per il top. Bravi, liberi e spavaldi. Bella gara, divertente, tosta. Male invece gli italiani che per un’altra stagione dopo il 2013 non hanno vinto neppure una gara. Grave, preoccupante, soprattutto visti i piccoli fenomeni spagnoli che crescono…