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MotoGP, i numeri dopo il GP Qatar: a Lusail Bagnaia sfata un tabù

le statistiche

Michele Merlino

Dopo Valencia 2023 Bagnaia vince anche la prima gara del 2024 in Qatar: non accadeva da 26 GP (la striscia più lunga di sempre) che un pilota MotoGP vincesse due gare lunghe consecutive. Inoltre Pecco ha festeggiato il 19° successo in top class, eguagliando Barry Sheene proprio nel giorno dell'anniversario della morte. Ecco tutte le statistiche e i record del GP Qatar

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È stato un giorno molto speciale quello della vittoria a Lusail di Pecco Bagnaia: il 10 marzo, anniversario della scomparsa di Barry Sheene (2003), si ritrovano appaiati per vittorie in top-class, 19. Questo permette a Pecco di salire al 16° posto di tutti i tempi, e Freddie Spencer è ad una sola lunghezza. Più lungo il cammino, invece, per raggiungere il pilota in attività con più successi, Marc Marquez, esattamente 40 vittorie più in là (59). Vittoria facile? Difficile? Di sicuro Pecco ha spezzato una piccola maledizione che non aveva precedenti nella storia della top-class. In 75 anni di storia, infatti, non era mai successo che per 26 gare consecutive un pilota non riuscisse a vincerne due consecutive, ed è stato proprio il pilota Ducati, trionfando a Valencia 2023 e Lusail 2024 a spezzare questa sequenza. Vittoria simbolica anche sul piano psicologico, perché dalla rovinosa caduta di Barcellona dell’anno scorso, Pecco non aveva mai vinto un GP con il rivale per il titolo Martin in pista, lo aveva fatto solo quando Jorge era caduto, a Mandalika e Valencia l’anno scorso. Vittoria importante anche per la Ducati, ora a 10 consecutive, la miglior sequenza dal 2014, quando la Honda ne infilò 12, e la migliore in assoluto per Borgo Panigale, per la prima volta in doppia cifra.

Il Re delle Sprint

Jorge Martin si conferma vero e proprio re delle Sprint: a Lusail ha ottenuto la 10^ vittoria in 20 mini-gare disputate, esattamente la metà e, a testimonianza del fatto che è uno specialista del sabato, le sue leadership mondiali. Jorge non è mai stato in testa al mondiale alla fine di un weekend di gara, ma solo dopo due Sprint: Mandalika l’anno scorso e Lusail quest’anno.

Il più giovane

Pedro Acosta ha battuto un record assoluto in Qatar: a 19 anni 9 mesi e 14 giorni è diventato il più giovane pilota della storia a registrare un giro veloce, migliorando il primato di Quartararo: 19 anni 10 mesi e 18 giorni, Qatar 2019.

Marc, mica male

Un quarto posto per Marc Marquez non entra di certo nelle prestazioni da primato per il pilota spagnolo, ma diventa importante nell’ottica del suo debutto con la Ducati. Da quando il marchio italiano è rientrato alle gare, solo due piloti sono riusciti a fare meglio del suddetto quarto posto alla prima gara con la moto italiana: Loris Capirossi, 3° al debutto assoluto della Ducati in MotoGP, a Suzuka nel 2003, e Casey Stoner, che iniziò il suo anno da dominatore, il 2007, con una vittoria a Lusail.

Ducati: è sempre cabala

Jorge Martin ha messo a segno l’89^ pole Ducati sulla moto numero 89, e in precedenza, Pecco Bagnaia aveva messo a segno con la moto numero 63 la 63^ pole (Assen 2022) e 63^ vittoria (Mugello 2022). Non solo: Bezzecchi con la 72 aveva registrato la 72^ vittoria (Argentina 2023) e, andando molto indietro, Casey Stoner con la 27, la 27^ pole (Qatar 2010) e 27^ vittoria (Phillip Island 2009). Al momento, il marchio italiano conta 88 vittorie, quindi il candidato “cabalistico” alla vittoria in Portogallo è giocoforza Jorge Martin…