MotoGp, Ducati e Martin: una vittoria all'insegna del numero 89

gp portogallo

Michele Merlino

La Ducati abbina numeri e vittorie, il trionfo di Martin a Portimao è nel segno del numero 89: l’89^ vittoria Ducati in top-class, con la moto 89. Ma non è l'unica particolarità proveniente dal Gran Premio del Portogallo: il giovane Acosta, il record con l'asterisco di Binder e una curiosità anche su Bagnaia. Ecco tutte le statistiche e i record del GP Portogallo

LE PAGELLE DEL GP DEL PORTOGALLO

Ormai è una costante: la Ducati “abbina” le sue vittorie e pole ai numeri di gara dei suoi piloti. L’elenco lo avevamo stilato alla fine della review del Qatar, terminando con un profetico "quindi il candidato 'cabalistico' " alla vittoria in Portogallo è giocoforza Jorge Martin…”. Cosa che è puntualmente accaduta: Martin ha messo a segno con la moto 89… l’89^ vittoria Ducati in top-class. L’attesa ora è per la 93^ pole e vittoria, visto il nuovo acquisto Ducati di questa stagione…

19 volte Italia

Erano passati più di 50 anni dall’ultima volta in cui le moto italiane avevano vinto 19 gare consecutive. Anzi, all’epoca la moto era una sola, la leggendaria MV Agusta, che infilò 10 successi di fila dal Nurburgring 1970 a Imatra 1971. Ora quella sequenza è stata eguagliata, ma i marchi sono due: dal GP di Jerez dell’anno scorso hanno infatti vinto solo Ducati e Aprilia, con la Ducati che si è aggiudcata 17 GP e l’Aprilia Silverstone e Barcellona 2023. Al momento la Ducati conta 11 successi consecutivi, la miglior sequenza dal 2014, quando la Honda ne infilò 12.

Bagnaia binario

Con l’incidente a due giri dalla fine in Algarve, per Bagnaia si è interrotta la miglior sequenza di gare a podio della sua carriera, 8, iniziata a Motegi l’anno scorso. Si conferma purtroppo il ruolino di marcia “binario”, che dall’inizio del 2023 lo ha visto o sul podio o coinvolto in una caduta o incidente, per un bilancio di 16 podi e 6 cadute.

Il più giovane…quasi

Pedro Acosta, dopo essere diventato il pilota più giovane a registrare un giro veloce a Lusail, ha messo a segno un’altra pietra miliare, diventando il 3° più giovane a podio dietro a Randy Mamola, 19 anni 8 mesi 19 giorni, Finlandia 1979, ed Eduardo Salatino, 19 anni 9 mesi 1 giorno, Argentina 1962, evento però disertato dai piloti europei. L’età di Acosta in Portogallo era di 19 anni 9 mesi e 28 giorni. Pedro è diventato anche il primo pilota a podio in una delle sue prime due gare da Jorge Martin nel 2021.

Record con l’asterisco

Brad Binder ha eguagliato la sequenza record di weekend a punti, 37, appartenente a Mick Doohan, che la registrò dal GP d’Italia del 1995 a quello di Indonesia nel 1997. Si tratta tuttavia di un record “spurio”, o meglio che si deve adattare ai tempi: Mick Doohan registrò tutti quei punti nei GP, mentre Binder trae vantaggio dal format delle Sprint, che gli permette di lasciare un weekend con dei punti anche se non ne mette a segno nei GP. In questa sequenza da 37 infatti, Binder conta ben 5 GP in cui non è andato a punti, ma lo ha fatto al sabato nelle Sprint.

Recidivo

Curiosa sequenza per Aleix Espargarò: 8° nelle ultime 3 gare che ha corso. Una sequenza record di ottavi posti? No, ma il record è suo: dal Mugello al Sachsenring nel 2013 fu 4 volte consecutive ottavo.