MotoGP, verso il GP Catalogna: come arrivano piloti e team a Barcellona
Una settimana di sosta dopo il GP di Francia a Le Mans ed eccoci pronti ad affrontare un doppio appuntamento molto interessante e importante: domenica 26 a Barcellona e quella successiva al Mugello, tutto in diretta su Sky Sport o in streaming su NOW. Vediamo allora come ci arrivano i piloti dei 5 costruttori impegnati in MotoGP
di Paolo Beltramo
- Prime 4 posizioni e 5 moto nelle migliori 6 a Le Mans per il costruttore bolognese, che domina anche la classifica mondiale con la top 4 tutta Desmo. Insomma, dal punto di vista del dominio di marca Ducati dorme sonni tranquilli anche perché per un motivo o per l’altro la concorrenza, Aprilia e KTM, non riesce ancora a trovare costanza
- Tra i ducatisti il migliore di questo primo quarto di Mondiale (5 Gp disputati su 20 in programma considerando i problemi di Kazakistan e India) è sicuramente Jorge "Bastonator" Martin, che in Francia ha guidato da dio e fatto l’en plein conquistando pole, sprint e GP portando il suo vantaggio sul secondo, Bagnaia, a ben 38 punti. Il che significa: se anche non andasse a Barcellona e se ne stesse al mare e pur con Bagnaia vincente sia il sabato che la domenica, resterebbe primo per un punto (in palio ce ne sono infatti 37, 12+25)
- Il che la dice lunga sul momento favorevole per lo spagnolo del Team Pramac e la non perfetta prima parte di stagione del bicampione Bagnaia. Il terzo posto domenicale e lo 0 della Sprint hanno, infatti, interrotto il recupero di Jerez (era arrivato a meno 17). Pecco deve trovare qualcosina, si tratta di dettagli, ma che sono diventati fondamentali nella MotoGP attuale per riuscire ad essere in grado di battere il suo rivale e pure quel Marc Marquez finito secondo e tornato a brillare quasi come ai bei tempi
- Sembra soltanto questione di tempo, ma pare proprio che Marc sia vicino a riuscire a vincere il primo GP da ducatista con la moto del team Gresini. Lo spagnolo è terzo in classifica a pari merito con Bastianini a 40 punti da Martin, ma a due soli da Bagnaia. Il Bestia è veloce, forte, ma ancora non riesce a mettere tutto insieme per vincere. Ci arriverà, però
- Gli altri o sono sfortunati, come Bezzecchi che è caduto 2 volte però essendo veloce, o hanno subito penalizzazioni (come un buon Di Giannantonio) o sono su un livello meno brillante del previsto, come Alex Marquez, o stanno lottando per tornare ad essere vincenti come Morbidelli. Comunque StraDucati
- Non male, anzi: terzo sabato e quinto la domenica per Maverick Vinales e quinto e nono per Aleix Espargaro. Risultati ottenuti dopo prove sfortunate, penalizzazioni, ma con belle rimonte e lotte. Insomma, Aprilia c’è, deve soltanto trovare un equilibrio tra prestazioni e costanza, forse fare l’abitudine a giocarsi ogni volta le posizioni da podio. E cominciano a venir fuori un po’ meglio i piloti del team Trackhouse, anche se ancora non sono dove potrebbero stare. La sensazione è che Aprilia possa continuare a migliorare col passare dei GP
- Fuori subito il fenomeno Pedrito Acosta, è - guarda caso - riemerso almeno un po’ Brad Binder che, con un ottavo posto, è stato il migliore del gruppo austriaco. Non un granché, ma KTM ha molto per fare bene. Vedremo, anche se Miller è sempre in terra e Augusto Fernandez alterna buone giornate ad altre meno. Comunque vale sempre il "NoAcosta-noParty"
- L’unica casa che schiera soltanto 2 moto a Le Mans ha mostrato almeno in prova prestazioni degne. Poi in gara le cose si fanno più difficili e Quartararo è pure caduto, ma insomma qualche spiraglio di progresso c’è e dopo il Mugello ci sarà un lunedì di test fondamentale per provare cose nuove ed eventualmente prepararle durante la sosta lunga poco meno di un mese prima di Assen. Fa più fatica, per ora, Rins, ma si lavora
- 12° Zarco, 14° Nakagami, 16° Marini, in terra Mir. Un bilancio, quello francese della Honda, in linea col disastroso 2024. Un po’ meglio Zarco, che correva in casa, ma a chiarire il livello ancora veramente troppo basso delle prestazioni della Rc213v basti dire che Luca Marini ha concluso 9 delle 10 gare (tra sprint e GP) disputate e non ha ancora conquistato neppure un solo, miserabile punto in classifica
- E non può essere tutta colpa sua visto che con Ducati l’anno scorso faceva anche dei podi. Pure per Honda occhi puntati sui test dopo il Mugello sperando di aver imboccato la direzione giusta per migliorare. Dita incrociate, ma poche speranze di miglioramenti immediati