Espargaró a Sky: "Chi al mio posto? Aprilia merita il numero uno al mondo"

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Guido Meda

Guido Meda

Lunga ed emozionante intervista di Guido Meda al pilota catalano, che lascerà la MotoGP a fine stagione. "È il momento di dedicarmi alla mia famiglia - spiega Espargaró - ma la mia riconoscenza all'Aprilia sarà eterna, gli devo la vita perché anche il mio futuro me l'hanno dato loro". Tanto da essersi fatto un nuovo tatuaggio sul braccio ispirato alla sua storia con Noale. E sul potenziale sostituto dice: "Aprilia merita il numero 1 al mondo, perché questa è una moto vincente"

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Sono passate delle ore dall’annuncio del ritiro: che cosa c’è dentro di te?

"Non è facile perché ormai è una vita che faccio la stessa routine. Avevo un po' di paura, di incertezza, ma adesso sono molto sereno. Ho una tranquillità dentro impressionante e sono sicuro di aver deciso bene".

Aleix Espargaró
©Motorsport.com

Tra i momenti più belli della tua carriera hai inserito anche quello dell’annuncio.

"Va benissimo vincere le gare e fare podi, ma quello che ti porti a casa quando vai a dormire sono le emozioni. Vedere tutti i miei rivali, compagni di squadra e team manager lì per me conta molto più che una vittoria. Io sono una persona di cuore e la giornata dell'annuncio (giovedì, ndr) è stata indimenticabile".

Aleix Espargaró e i colleghi piloti dopo l'annuncio del suo ritiro
©Motorsport.com

Tra le persone che hanno pianto di più c’era Martin, che teneva in braccio il tuo Max. Voi avete un rapporto che è qualcosa di più dell’amicizia, quasi da fratelli.

"Jorge è arrivato da Andorra che era un bambino, non conosceva nessuno. Ha lasciato casa sua per una vita difficile, per lottare per il suo sogno che è vincere un Mondiale di MotoGP. Noi abbiamo un rapporto spettacolare. Non so se è il mio migliore amico, un fratello o come un figlio, ma viviamo insieme: viene a mangiare praticamente tutti i giorni a casa. Lo adoro, ha un cuore straordinario. Ho capito tante cose vivendo insieme e lui ha imparato molto su di me. Perciò ci aiutiamo tantissimo".

Aleix Espargaró, il figlio Max e Jorge Martin

C’è qualcosa che fa capire quando è il momento di smettere?

"Per me sì, una cosa in particolare ha reso la decisione un po' più facile: il mio lavoro è il più bello al mondo, tutti gli appassionati aspettano il weekend per prendere la moto e andare a girare e io sono pagato per farlo. Quando devi fare la valigia per andare a un Gran Premio e ti pesa, ti mancano tua moglie e i tuoi figli e staresti a casa un paio di giorni in più, è il momento di dire basta. Quest’anno. quando sono andato in America e in Qatar, dove mi sono fatto male in una caduta, mi è mancata tanto la mia famiglia. Mi sono detto che dovevo essere sincero con me stesso e con la squadra. La mia moto la vuole mezzo mondo. È giusto che la guidi un pilota che abbia il 101% di voglia, che è quella che ho avuto io per tutta la carriera. E’ anche molto bello poter dire che non c’è qualcuno che mi ha mandato a casa o che avevo voglia di fare un altro campionato. È stato sufficiente per me".

 

Tu speri che il tuo Max ti metta nella condizione di essere il papà di un pilota?

"Una cosa che sto provando a fare con i miei figli è lasciare che decidano il loro futuro, io sono lì per aiutarli. Per il momento la passione per le moto è poca, se crescerà vedremo. Ammetto che se non diventeranno piloti per me è meglio perché è stata una vita bellissima, ma ho sofferto tanto anche con mio fratello. Quindi una vita un po' più tranquilla non mi dispiacerebbe...".

Guido Meda e Aleix Espargaró

Sei sempre stato molto sincero, a volte però ti sei creato anche dei problemi per questo.

"Certo, tanti. Ho sbagliato, ovviamente".

 

Tu hai sempre difeso i diritti dei piloti, pensi che questa strada ti vedrà ancora coinvolto oppure ti allontanerei un po' da questo mondo?

"È una bella domanda. Io non sono una persona che ragiona tantissimo, che fa le liste con i pro e i contro. Il cuore mi ha detto di stare a casa con la mia famiglia, poi vedremo il futuro. Di sicuro ci saranno delle opportunità bellissime. Adesso però devo fermarmi perché vivo tutto con un’intensità così alta che arrivo a casa dopo un weekend di gara che sono 'morto', faccio una fatica impressionante. Devo sgonfiarmi un po'".

 

Non credo però che tu abbia paura di non sapere che fare tutto il giorno.

"Uno dei motivi per i quali mi fermo è che voglio esplorare cosa c’è oltre il paddock. In questi anni ho creato tanti negozi e ho una famiglia meravigliosa. Voglio fare altre cose, viaggiare tanto con loro perché sono uno che non si ferma mai. Ma la vita di un pilota di MotoGP di oggi non è facile".

Aleix Espargaró e la sua famiglia
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Tua moglie ti ha spinto a smettere, ti ha frenato o non ha detto nulla a riguardo?

"Nell’inverno tra il 2018 e il 2019 avevo deciso di smettere. Non ne potevo più perché finivo sempre tra gli ultimi, cadevo, mi facevo male, la moto non funzionava. Non avevo niente dentro per continuare. Mi alzavo la mattina e non avevo voglia di andare ad allenarmi. Laura (la moglie, ndr) lì mi ha spinto tanto, mi ha aiutato a credere in me stesso e se sono qui è grazie a lei. Ma in questo momento mi ha detto di decidere con il cuore. Io so che lei vorrebbe che stessi più tranquillo a casa, mi vede soffrire perché i bambini crescono e non li sto vivendo appieno".

 

Hai un tatuaggio nuovo.

"Sì, questo volevo proprio farlo in pista il giorno del ritiro. È venuto un tatuatore qui al motorhome. C’è la “A” rossa di Aprilia, che significa tutto per me. Ho trascorso con loro metà della mia carriera, nella quale ho conquistato tutti i miei podi e le mie vittorie. Gli devo la vita perché anche il mio futuro me l’hanno dato loro. La famiglia che ho creato è stata anche grazie a loro. L’Aprilia è sempre nel mio cuore".

Aleix Espargaró e il tatuaggio per l'Aprilia

Che tipologia di uomo vorresti che prendesse il tuo posto l’anno prossimo?

"L’Aprilia si merita il numero 1 al mondo perché questa è una moto vincente. Ho sempre detto di essere arrivato fin qui grazie al lavoro, ma non ho avuto il talento degli altri. Se qui verrà un pilota con tanto talento e con la voglia che ho avuto io, non potrà che vincere".

Aleix Espargaró sull'Aprilia
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