MotoGP, highlights GP d'Italia: Bagnaia vince al Mugello. 2° Bastianini, 3° Martin

Una vittoria a un ritmo inesorabile, ma cadenzato con la precisione di un metronomo. Tutt’altro che rock, se non alla partenza. Il grande acuto della gara di Pecco Bagnaia, un capolavoro che vale gara e tripudio finale. Parrucca e chitarra, magliette dei Kiss esibite da “un’improvvisata” band dopo il traguardo. E poi l’abbraccio del pubblico. “Adoro questa gente incredibile”, la folla immensa del Mugello cha ha invaso la pista per salutare il suo beniamino. Il campione del mondo fa il pieno dopo aver scacciato l’incubo della sprint il giorno prima. E fa doppietta con Bastianini, l’eroe dimenticato, che all’ultimo giro con due sorpassi memorabili ha schiantato prima Marquez e poi Martin, quelli che mirano alla sua Desmosedici, un pensiero in più nella testa di chi deve comporre il quadro futuro della Ducati. Un perfido sceneggiatore non avrebbe fatto di meglio. Bagnaia padrone della scena, ha suonato la musica che ha voluto, accordi perfetti; Martin tenuto a distanza per tutta la gara dopo una partenza perfetta dalla seconda fila, la staccata all’esterno della San Donato, l’incrocio con Vinales prima e Martin dopo, alla Luco, prima d’infilarsi in testa alla Poggio Secco.

Poi gestione, controllo, fino al traguardo. Martin ha speso quello che gli restava negli ultimi due giri, trovandosi così indifeso dall’attacco di Bastianini, lo specialista degli ultimi giri. Prima la risposta a Marquez alla Scarperia, dopo averne subito il sorpasso alla San Donato atre giri dalla fine, poi l’attacco all’ultima curva, la Bucine, sfilando all’interno di un basito Martin che non ha potuto nemmeno reagire. Doppi capolavoro, capace di commuovere Claudio Domenicali, il presidente di Borgo Panigale, poco incline a certe tenerezze in mondovisione. La felicità di Bastianini, che torna a casa doppiamente contento, per la risposta data a chi sembra aver perso fiducia nel suo talento. Restano giù da podio Marquez e Acosta, mai pericoloso quest’ultimo, mentre alle spalle rinvenivano Morbidelli e Di Giannantonio.

 

Di seguito cronaca e tempi della gara