Superbike, il bilancio di Misano: Razgatlioglu padrone del paddock

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Edoardo Vercellesi

Edoardo Vercellesi

Toprak stana Ducati nella sua gara di casa, coronando il sogno della tripletta. Bulega super, Bautista umano, Petrucci stoico. Tracciamo il bilancio del round Superbike di Misano

Sembra che ruoti tutto intorno a lui. I dubbi della off season, i test prima del fine settimana romagnolo, i traversi ad alta e bassa velocità che invadono i social, le chiacchiere di un futuro in MotoGP qualora BMW compiesse il grande salto. E, chiaramente, anche la classifica generale che ora lo vede in testa. Il paddock della Superbike è nelle mani di Toprak Razgatlioglu non solo per i risultati che sta ottenendo, ma per il clamore che suscita con ogni sua mossa.

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Il pubblico italiano osanna Toprak

La chiave si trova nell’ultima intervista post gara del weekend, quella dopo la vittoria di Gara 2, nella quale ha dichiarato: “Io non ho vinto tre gare, noi abbiamo vinto tre gare”, incensando il lavoro della propria squadra. È questo che conquista, di Toprak: il fatto che sia un vero fenomeno in pista, ma anche un uomo educato al di fuori, con quell’umiltà che pur con il tempo e i successi non viene mai meno. Anche il pubblico italiano lo ha osannato nel fine settimana di Misano, nonostante lo scherzetto fatto a Ducati nell’attesissima tappa di casa. Piloti rivali e addetti ai lavori sono tutti concordi nel dire che il #54 fa paura.

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Bulega non smette di stupire

Razgatlioglu e BMW sono da titolo mondiale e per Alvaro Bautista, alle prese con il peso aggiuntivo e un feeling non totale con la moto, non sarà facile difendere la corona. Il prossimo round si svolgerà a Donington, storicamente pista favorevole al turco e molto complessa per la Panigale. Ducati ha però un asso nella manica, ovvero Nicolò Bulega, nuovamente velocissimo a Misano. Piegato solo da Toprak, il campione Supersport in carica non smette di stupire, mettendo le ruote davanti a Bautista con costanza. Anche il punto debole dei test invernali, ovvero il rendimento a gomma usata, sembra essere un problema superato e il pazzesco rendimento che sta tenendo ci fa quasi dimenticare che si tratti di un esoridente.  

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Petrucci è l'eroe del fine settimana

Le altre note positive del round romagnolo vengono dalla consistenza di Andrea Locatelli e dai passi avanti di Axel Bassani, che sta imparando il linguaggio di una Kawasaki ancora veloce (come dimostrato anche da Alex Lowes). Qualche segnale di vita arriva anche da Iker Lecuona con la Honda ufficiale. Al contrario, Andrea Iannone incappa in un weekend complicato, lottando in Gara 2 con un sempre più spento Jonathan Rea. Il titolo di eroe del fine settimana è però tutto di Danilo Petrucci, stoico nel portare a termine l’impegno nonostante il dolore lancinante alla spalla destra: la rimonta di domenica pomeriggio e il conseguente sesto posto finale hanno quasi dell’inverosimile.