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Ducati, Dall'Igna: "Spiace perdere Pramac, tutto il mondo voleva andasse così"

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Dall'Igna, dg di Ducati Corse, è intervenuto su Sky per parlare delle novità in vista del 2025: "Ringrazio Pramac per gli anni trascorsi insieme e per le cose belle che abbiamo fatto. Tutti volevano che noi perdessimo un team e alla fine è successo. Dovevamo scegliere un pilota e ne avevamo 3, era chiaro che gli altri due non avrebbero più corso con noi. Non darei la colpa a Marquez: abbiamo scelto lui e gli altri hanno deciso di passare alla concorrenza". Di seguito l'intervista integrale

HIGHLIGHTS - CLASSIFICA

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Diverse novità in casa Ducati in vista della stagione 2025. La casa di Borgo Panigale non avrà più 8 moto ma solo 6, con il team Pramac che ha sposato il progetto Yamaha, e Marc Marquez che affiancherà Pecco Bagnaia in rosso nel team ufficiale. Luigi Dall'Igna, dg di Ducati Corse, è intervenuto su Sky Sport per parlare delle ultime news del mercato piloti.

Immagino che ti stia godendo un weekend andato alla perfezione: un'altra vittoria di Pecco Bagnaia, un grandissimo podio di Bastianini dopo tanti sorpassi...

"È stato un fine settimana incredibile dopo un altro altrettanto incredibile al Mugello. Pecco ha fatto un weekend senza sbavature. L'ha impostato benissimo venerdì pronti-via e l'ha continuato così fino alla fine della gara. Devo fargli i complimenti perché ancora una volta si è dimostrato il campione che è". 

 

È stato il weekend nel quale Campinoti e Pramac hanno annunciato il loro futuro in Yamaha. Lo abbiamo intervistato: da una parte un'offerta di sviluppo anche dal punto di vista economico. Dall'altra Campinoti dice: "Ducati ha cambiato filosofia, ha puntato sul Cristiano Ronaldo delle moto". Possiamo sapere un tuo pensiero a riguardo? Posto che Campinoti ha anche detto che nei tuoi confronti c'è grandissima amicizia e stima consolidata nel tempo...

"Prima di tutto voglio ringraziare Pramac e Paolo per tutti questi anni trascorsi insieme e per le cose belle che abbiamo fatto. Ducati è cresciuta anche grazie al loro contributo, grazie al fatto che abbiamo sviluppato insieme a loro la nostra moto e i talenti che le guidano. Hanno fatto sicuramente un lavoro importante e ci dispiace sia da un punto di vista professionale, ma anche umano, perdere una realtà così bella e importante. Detto questo, purtroppo, tutto il mondo voleva che noi perdessimo un team l'anno prossimo e questo alla fine è successo. Non abbiamo cambiato filosofia, continuiamo a voler puntare anche sui giovani visto che abbiamo fatto un contratto ad Aldeguer sul quale puntiamo molto. E vorremmo fare con lui esattamente quello che abbiamo fatto con Pecco, con Enea e anche con Martin. È chiaro che non lo faremo più con Pramac ma con un altro team. Avremo 3 team e non più 4, la vita continua e quindi dovremo andare avanti". 

Come saranno ora gli equilibri con gli altri due team, VR46 e Gresini? Farete una sola moto ufficiale?

"L'obiettivo è quello di avere 3 moto ufficiali e 3 dell'anno precedente, perché ci sembra il giusto mix sia sotto il punto di vista della crescita dei piloti, sia da un punto di vista economico. Questo è il nostro obiettivo, ci stiamo lavorando e ancora non siamo pronti ad annunciare nulla da questo punto di vista". 

 

Sicuramente non siete degli sprovveduti e quando avete scelto Marc Marquez sapevate che ci sarebbero state delle reazioni a catena, che sono state Martin, Bastianini, l'allontanamento magari di Pramac. Sono sicuro che queste cose non vi abbiano sorpreso, alla luce della vostra grande esperienza. Ce n'è una in particolare che speravi magari di riuscire a ricucire all'ultimo e se sì quale?

"Di sicuro dovevamo scegliere un pilota e ne avevamo 3. È chiaro che scelto uno gli altri due sarebbero stati sul mercato e non sarebbero stati sicuramente su una Ducati. Questo era un dato scontato già dall'inizio dell'anno e sapevamo che avremmo potuto tenerne solo uno. La cosa che sicuramente se potessi cambierei è il fatto di poter continuare con Pramac per i motivi che ho detto prima. Però onestamente non darei la colpa a Marquez di questo. Noi dovevamo scegliere un pilota, abbiamo scelto Marc e gli altri sono andati alla concorrenza. Era inevitabile". 

Se Marquez avesse accettato di andare in Pramac la cosa sarebbe stata diversa?
"Evidentemente sì. Il nostro obiettivo, come abbiamo sempre detto, era quello di poter provare a continuare con due piloti. Era una cosa molto complessa e difficile da realizzare, infatti non ci siamo riusciti". 

 

Avere 8 moto ti dava un gran flusso di informazioni ma anche un gran lavoro. Passare a 6 può essere un vantaggio sotto questo punto di vista? Lavorare con meno pressione pur avendo comunque tante informazioni...

"Di sicuro 6 moto sono sufficienti per continuare a fare il nostro lavoro ad altissimi livelli. Ne avrei preferite 8 ma con 6 ci si può stare. Il problema è che appunto, eravamo riusciti ad avere una soluzione con 8 moto senza fare un torto a nessuno. Avevamo lavorato probabilmente meglio degli altri anche sotto un punto di vista organizzativo per riuscire a gestire queste 8 moto. Credo che lo faremo bene anche con 6". 

 

Di Giannantonio sta crescendo, è un ottimo giovane, qual è il tuo pensiero? Magari proverete a tenerlo nella vostra orbita? E anche il posizionamento di Aldeguer...

"Di Giannantonio è un ottimo pilota. Ha vinto una gara l'anno scorso, poteva vincerne 2. Sta facendo un'ottima stagione e probabilmente insieme a Marquez è il pilota che interpreta meglio la moto dell'anno precedente. Puntiamo a tenerlo nelle nostre squadre. Anche qua sarà complicato perché non ci siamo solo noi, ma la relazione con lui è ottima, per cui sono confidente di riuscire. Aldeguer finirà in una delle nostre due squadre satellite, ancora non siamo pronti a fare nessun annuncio ma a breve definiremo il tutto". 

 

Andremo al Sachsenring, uno dei covi di Marquez. Mi giochi i valori che abbiamo visto oggi su una pista completamente diversa la prossima settimana?

"Difficile fare questo tipo di previsione. Sicuramente il Sachsenring è una pista dove Marquez quando era in forma e aveva la moto per poterlo fare ha sempre vinto. Mi aspetto che possa essere della partita. Pecco ha reagito bene ma lo sapevamo già. Non abbiamo messo Marc accanto a Bagnaia perché dovevamo valutarlo. Pecco è la nostra bandiera, è il pilota che con noi ha vinto due campionati del mondo, sta facendo cose meravigliose. Semplicemente riteniamo giusto, anche dopo l'esperienza dell'anno scorso con Bastianini, avere i due migliori piloti possibili nel nostro team. Era il nostro obiettivo ed è quello che semplicemente abbiamo fatto".