MotoGP in Germania: le pagelle della Sprint Race al Sachsenring
Massimo dei voti per la Ducati e il vincitore Martin, ma giudizi altissimi anche per Marc Marquez e un ritrovato Oliveira, secondo al traguardo davanti a Bagnaia. 'Rimandati' Acosta e Fernandez. Domenica la gara alle 14 in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW
A cura di Paolo Beltramo
- Continua, bello, tosto, appassionante, senza fine: questa volta con Jorge Martin tornato ad essere 'Bastonator' che vince, dopo 5 successi consecutivi di Pecco Bagnaia, la sprint tedesca.
- Lo spagnolo non è partito al meglio lasciando un buco, insieme ad Oliveira, alla prima curva dove Bagnaia si è infilato e ha preso il primo posto. Poi Martin ha recuperato dal terzo al primo rimediando al piccolo intoppo al via. Da lì in poi è stato un assolo anche se Oliveira e Pecco non lo facevano scappare. Poco alla volta però la sua velocità ha avuto la meglio e ha gestito il quasi secondo di vantaggio. Per Jorge 10, non c’è altro voto possibile.
- Di Oliveira parleremo dopo, mentre Pecco merita un 8 viste le piccole difficoltà tecniche di messa a punto che dopo la perfezione assoluta di Assen ci stavano. E domenica altro round.
- Miguel Oliveira, finalmente di nuovo in alto, sul podio, secondo e migliore delle Aprilia. È una bella notizia sia per lui, ovviamente, che esce da un lungo periodo difficile, sia per il team Trackhouse che sale finalmente sul podio.
- Il poliglotta portoghese (parla anche italiano benissimo) ha trovato una pista amica perché ha difficoltà nelle curve a destra e il Ring di Sassonia gira quasi soltanto a sinistra. Non ha potuto attaccare Martin per la temperatura della gomma anteriore, ma ha tenuto dietro Bagnaia e Bastianini con sicurezza e scioltezza. Bene, un buonissimo pilota ritrovato: 9.
- 5 nei primi 6 posti, come spesso, se non proprio sempre, capita alle Ducati. Dietro a Martin e Bagnaia, ecco infatti Bastianini, Morbidelli e Marquez. Enea ha raggiunto il gruppo dei tre in fuga, ha disputato una buona gara come quasi sempre gli capita ultimamente, ma non ha potuto attaccare il compagno campione per il “podietto” della sprint: 8.
- 'Morbido' ha finalmente combattuto per una buona posizione, lottato e battuto Marquez e Viñales. Poco alla volta sta tornando ai suoi livelli, che sono alti, molto alti: 8.
- Sesto Marc Marquez che è stato costretto a partire dietro per il dolore della caduta e problemi tecnici, che ha lottato, portando a casa un ottimo risultato infilando Viñales all’ultima curva. Considerando le condizioni, 9.
- Come sempre, dominio 'desmodromico': 10.
- Settimo Maverick, di qualche millesimo dietro a Marquez, con un’Aprilia che ha dimostrato di poter fare meglio, ma lo spagnolo ha subito le conseguenze delle cadute sia fisicamente, sia per il calo delle gomme. Peccato, perché a livello di Oliveira ci è sempre stato: 7.
- Ottavo Binder con la prima KTM, il che dice molto: 7.
- Poi altre 2 Ducati, quelle di Alex Marquez e Marco Bezzecchi, finalmente di nuovo tra i primi 10, ed è una bella notizia: 7.
- Poi la seconda KTM , quella di Jack Miller: 6. Dodicesimo il 'Diggia' che sicuramente avrebbe voluto fare meglio, ma pure lui veniva da cadute toste: 6.
- Questa volta ultimo Pedro che ha fatto un lungo ed ha finito la gara, ma senza stimoli. Da un po’ il piccolo fenomeno soffre: 4.
- Male in gara anche Raul Fernandez con l’Aprilia dopo la bellissima prima fila in prova, 14° in gara: 4.
- Mancava Rins nella Yamaha, infortunato, e c’era Remy Gardner finito ventesimo, d’altronde che si può pretendere da un pilota che viene dalla SBK e non ha mai guidato prima la M1? Non giudicabile. Tredicesimo Quartararo, che fa quello che può e giustamente non credo si prenda degli inutili rischi. Almeno per il momento.
- Per la prima volta quest’anno si è visto un Luca Marini miglior pilota Honda, 15°. Ma ci sta. Luca è un pilota razionale, analitico, intelligente e se non è il caso non spinge troppo. Stavolta ha visto qualche miglioramento nell’inserimento della moto in curva e ha spinto un po’ di più. Bene, 7 di stima, anche se la Honda è sempre e comunque in fondo al gruppo. L’acquisto di Aleix Espargaro come collaudatore è sicuramente buono, ma quanto lavoro avrà da fare!
- Nella Sprint non è caduto nessuno. Solo delle “quasi cadute”, ma non si può non notare che al Sachsenring si cada troppo. E qualcuno si è fatto male, anche se non molto. Fortuna: perché voli brutti come quelli di Marquez, Diggia e Viñales, per restare alla MotoGP, avrebbero potuto costare molto più cari viste le pochissime curve a destra (tre: la 1, 3 e 8). C’è pure poi la caratteristica di una pista corta, stretta e a saliscendi che rende anche più possibili incidenti tra chi va veloce e chi sta rallentando o rientrando ai box.