Acosta, dalla pole alla ghiaia: lo spiacevole 'rito' che assicura il titolo a Ducati

MotoGp

Michele Merlino

A Mandalika il tuffo nella ghiaia di Acosta per “festeggiare” la sua prima pole in MotoGP garantisce alla Ducati la vittoria del Mondiale e tanti altri numeri da capogiro. Ancora non si sa con quale pilota andrà a trionfare, ma il gap di 10 punti tra Bagnaia e Martin a 4 weekend dalla fine è un record che renderà queste ultime gare delle vere montagne russe. Attenzione, c'è posto però solo per 4 piloti: Martin, Bagnaia, Bastianini e Marc Marquez

LA CLASSIFICA DEL MONDIALE PILOTI

No, non ci stiamo riferendo a quanto rumorosamente accaduto nel post-gara di Mandalika, con un Acosta alle prese con dei gas non provenienti dalla sua GASGAS, ma della sua prima pole in top-class. È diventato il 3° poleman più giovane della storia, come al solito una storia nata nel 1971, perché prima nessuno si curava di conservare i dati delle prove. 20 anni 4 mesi e 10 giorni, meglio di lui solo Quartararo (20 anni e 15 giorni: Jerez 2019), e Marc Marquez (20 anni 2 mesi 4 giorni: Austin 2013). Purtroppo però, la prima pole Acosta la “festeggia” sempre con un tuffo nella ghiaia in gara. Era successo in occasione della prima pole in Moto3, a Valencia nel 2021 e della prima in Moto2, a Le Mans nel 2022. E, siccome in MotoGP ci sono le Sprint, Acosta è caduto sia in quella che nel GP. Ad Acosta va un merito, doloroso per noi: mette fine ad una sequenza di 34 pole di moto italiane, cominciato a Rio Hondo l’anno scorso. Era la miglior sequenza per i nostri colori.

Ducati, hat-trick di pietre miliari

La Ducati ha completato l’hat-trick di pietre miliari, non nella stessa gara, come si conviene nell’hat-trick tradizionale di pole, vittoria e giro veloce, ma in 3 gare consecutive. A Misano/2 la 100^ vittoria, a Mandalika la 100^ pole, a Motegi il 100° giro veloce. Non è l’unico numero tondo conquistato da Ducati: il 2° posto di Martin è stato il loro 300° podio in top-class ed ha completato la 40^ doppietta, mentre il 3° posto di Marc Marquez ha decretato il 20° monopolio del podio. E Bagnaia? Per lui forse il numero tondo più importante: ha dato all’Italia la 900^ vittoria in tutte le classi del motomondiale. Siamo i primi a raggiungere questo traguardo, ci segue la Spagna a 741.

Mondiali

Come anticipato nella preview: la Ducati ha vinto il mondiale piloti. Con chi? Non si sa ancora, ma al 9° giro della Sprint, la caduta di Acosta ha messo fuori gioco l’unico che ancora poteva, matematicamente, insidiare i magnifici 4 in testa al campionato (Martin, Bagnaia, Marc Marquez, Bastianini), che ora se la vedranno tra di loro per portare il 4° titolo piloti al marchio di Borgo Panigale.

“E’ sempre così”

Pecco Bagnaia nel dopo-gara all’osservazione di Marc Marquez che 10 punti di margine tra lui ed il leader Martin sono pochi ha risposto con un laconico: “è sempre così”. Certo, è un’abitudine vedere Pecco e Jorge molto vicini e sempre sull’orlo di un cambio al vertice, ma questo gap di 10 punti a 4 weekend dalla fine è da record: il secondo più risicato degli ultimi 30 anni, dopo il pandemico 2020, quando c’erano 6 punti tra Mir e Quartararo. Ma si trattava di un mondiale di soli 14 GP, senza Sprint.