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Marc Marquez verso il GP Germania: "Dovrò gestire il rischio ricordando il 2023 e il 2024"

il leader
Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Aspettative alte al Sachsenring per il leader del Mondiale, che sul circuito tedesco ha vinto 11 volte (di cui 8 in MotoGP). Ma lo spagnolo pensa anche al Mondiale e ricorda le cadute del 2023 (quando di fatto iniziò a maturare la decisione di lasciare Honda per Ducati) e 2024 (frattura di una costola e di un dito dopo un highside il venerdì). Ecco le parole di Marc Marquez alla vigilia del GP Germania, LIVE su Sky Sport e in streaming su NOW

GP GERMANIA, LE QUALIFICHE LIVE

I suoi circuiti favoriti sono diventati all’improvviso fonte di timori. Marc Marquez lo va ripetendo, scherzandoci sopra, ma non troppo, dall’ultimo Gran Premio di Austin, compromesso da una scivolata. E pure il Sachsenring rientra tra le sue piste elettive (11 vittorie in carriera), ma le ultime due edizioni sono state complicate per il pilota della Ducati. Come lui stesso ricorda: "Ogni volta le aspettative sono alte per questa gara, perché ho vinto tanto in passato, ma quest’anno nei miei circuiti preferiti ho già fatto qualche errore di troppo. Al Sachsenring ci sono tante curve a sinistra, il mio punto forte, ma nel 2023 (caduta nel warm up, gara saltata) e anche nel 2024 sono caduto il venerdì rompendomi una costola (e un dito, ndr)". Poi in corsa fece un mezzo miracolo andandosi a prendere il secondo posto alle spalle di Bagnaia, complice la caduta di Martin mentre era al comando.

"Nel 2023 qui uno dei miei peggiori momenti in carriera"

Se Marc sarà in forma, impossibile non metterlo in cima alla lista dei favoriti. “Devo stare molto attento e gestire bene il rischio perché sarà un weekend freddo, dove può piovere. Serve testa, devo ricordarmi che l’obiettivo è il campionato. Calma e pazienza…". Nel 2023, proprio nei giorni del GP tedesco, iniziò a maturare la sua decisione di lasciare la Honda per passare alla Ducati. Lui lo ricorda così: "Ero a letto sofferente, uno dei momenti peggiori della mia carriera insieme al Gran Premio d’Olanda precedente. Ci pensavo su, ma non era ancora il momento giusto per prendere una decisione così importante. Non volevo fare una scelta così delicata a caldo. Ho aspettato altri due mesi, ma poi ho avuto la forza di decidermi". E abbiamo visto come è andata. 

Il ricordo di Borja Gomez

L’ultima domanda riguarda la morte di Borja Gomez, il pilota ventenne scivolato e travolto sul circuito di Magny-Cours, in Francia, una settimana prima. "L’ho conosciuto, ci siamo anche allenati insieme, ho conosciuto suo padre, posso solo augurare il meglio alla famiglia. Quando capita una tragedia del genere a qualcuno che conosci è ancora più doloroso".

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