MotoGP, l'alfabeto del Dottore: la carriera di Valentino Rossi dalla A alla Z
Molto spesso per parlare della carriera di Rossi si usano i suoi record, numeri che raccontano la grandezza delle sue vittorie in 26 anni nel Motomondiale. Per una volta proviamo a cambiare: raccontiamo Valentino usando le lettere dell'alfabeto, dalla A alla Z. Un modo alternativo per rivivere la sua storia, nel giorno della sua ultima gara in MotoGP: il GP Valencia è LIVE alle 14 su Sky Sport MotoGP, Sky Sport Uno, TV8 e in streaming su NOW (gallery a cura di Ivano Pasqualino)
A - Academy VR46. La splendida realtà voluta e creata da Valentino Rossi e dal suo staff per far crescere i talenti del futuro. Tra i prodotti dell'Academy ci sono anche piloti MotoGP come Pecco Bagnaia, Franco Morbidelli e Luca Marini
B - Biaggi. Tra gli avversari che hanno maggiormente esaltato Valentino Rossi c’è sicuramente Max Biaggi. I due non si sono mai amati né in pista né fuori, ma hanno fatto sognare i tifosi del Motomondiale con un duello tutto italiano
C - Cavatappi. Probabilmente è il sorpasso più famoso nella carriera di Valentino: siamo nel luglio 2008, Rossi riesce a superare Stoner a Laguna Seca nel cosiddetto "Cavatappi", una 'esse' sinistra-destra molto ripida, una curva rischiosa per tentare il sorpasso. Eppure Valentino ci riesce, simbolicamente è un colpo molto duro per Stoner
D - Ducati. Non essere riuscito a vincere con la Ducati è probabilmente uno dei rimpianti più grandi di Valentino. Rossi guida la Rossa per due stagioni in MotoGP: chiude il Mondiale 2011 al 7° posto, mentre al termine della stagione 2012 è 6° in classifica. Nel 2013 torna alla Yamaha
E - Età. Rossi si ritira dalla MotoGP a 42 anni. I dati di tutti i partecipanti al Motomondiale sono noti dal 1997 e da allora nessun 42enne si è mai schierato al via di una stagione. È il risultato di una carriera lunga 26 anni
F - Francesca. Francesca Sofia Novello, la fidanzata di Rossi, porta in grembo la futura figlia di Valentino. In questo caso, ci permettiamo di suggerire tre parole con la lettera F: Francesca, figlia e di conseguenza famiglia
G - Genitori. Stefania Palma e Graziano Rossi, rispettivamente mamma e papà di Valentino, hanno avuto un ruolo fondamentale nella crescita di Rossi. Sia come uomo, sia come pilota.
H - Honda. Valentino riesce a vincere tre titoli in top class con la Honda: il Mondiale 2001 nella categoria 500 (ultimo anno con questa denominazione), il Mondiale 2002 in MotoGP, il Mondiale 2003 in MotoGP
I - Ironico. Dalla bambola gonfiabile alla scenetta con Biancaneve, passando per travestimenti, parrucche e magliette stupende: Valentino è rimasto un eterno giovane, come dimostrano le sue esultanze originali
J - Jorge. Lorenzo ha spodestato Valentino nel 2010, anno successivo all’ultimo Mondiale vinto da Rossi (correvano nello stesso team, la Yamaha). Lo spagnolo si confermerà nel 2012 e nel 2015, interrompendo un’altra egemonia: quella di Marc Marquez
K - Kenny. Il pilota sul podio insieme a Rossi è Kenny Roberts Junior. Forse non è stato il più grande rivale di Valentino. Tuttavia nel 2000, prima dei cinque titoli consecutivi tra classe 500 e MotoGP vinti dal Dottore, il campione del mondo era proprio l’americano Kenny Roberts Junior
L - Luca. I due fratelli, Luca e Valentino, hanno un bellissimo rapporto, consolidato nel corso degli anni. In quest'ultima stagione Marini ha avuto anche il piacere di correre in MotoGP insieme a Vale
M - Marquez. Senza dubbio il più grande avversario nella carriera di Rossi. Marc è cresciuto nel mito di Valentino, fino a diventare il rivale principale del suo stesso idolo. Nasce così un duello che nel corso degli anni si è arricchito di polemiche e scintille, dentro e fuori la pista
N - Nove. Rossi ha vinto nove titoli in 26 stagioni nel Motomondiale: uno nella 125, uno nella 250, uno nella 500, sei nella MotoGP
O - Osvaldo. A Barcellona nel 1998 gli amici di Valentino si inventarono la "Polleria Osvaldo", un finto nuovo sponsor che salì in moto con lui. Molti giornalisti credettero che la polleria di Tavullia esistesse davvero, e così gli amici si improvvisarono titolari di questa fantomatica attività. Tutto inventato "al bar, tra un bicchiere e l'altro" raccontano gli amici del fan club ufficiale di Rossi
P - Pecco. Per molti Bagnaia è il pilota in grado di raccogliere l'eredità di Valentino, quantomeno per quanto riguarda i risultati in pista. Quest'anno Pecco ha lottato per il Mondiale con Quartararo, arrendendosi al francese dopo la caduta a Misano. Il 24enne torinese è uno dei piloti cresciuti nell'Academy VR46 di Rossi
Q - Quartararo. Nel 2021 Quartararo è passato dal team Petronas al team ufficiale Yamaha, prendendo proprio il posto di Rossi (Valentino ha fatto il viaggio opposto, salendo sulla M1 del team satellite Petronas). Fabio ha vinto subito il Mondiale alla sua prima stagione sulla Yamaha ufficiale
R - Ranch. Molto più che un circuito per allenarsi. Se Rossi è soprannominato il "Dottore", il Ranch di Tavullia potrebbe essere lo studio dove riceve: riunisce tutti gli amici di Valentino, è un luogo di crescita sportiva e non solo. Celebri alcune competizioni nate per divertirsi e stare insieme, come la 100 Km dei Campioni. Dopo il ritiro, probabilmente Rossi trascorrerà ancora più tempo nel suo amato Ranch
S - Simoncelli. Marco e Valentino. Un'amicizia sincera, che neanche il tragico incidente di Sepang nell'ottobre 2011 è riuscita a spezzare. Rossi, infatti, sogna ancora Simoncelli, come ha spiegato in occasione del decennale dalla scomparsa del Sic: "Sono passati dieci anni, ma a me sembra come se avessi visto il Sic per l’ultima volta due mesi fa. A volte lo sogno, a volte ci penso tanto ed è una sensazione davvero bella"
Rossi: "A volte sogno ancora Simoncelli, che bella sensazione"
T - Tavullia. Rossi nasce a Urbino, ma è cresciuto a Tavullia. Da quando Valentino ha iniziato a vincere nel Motomondiale, il piccolo paese in provincia di Pesaro (gli abitanti sono circa otto mila) è diventato meta finale di tifosi che arrivano da tutto il mondo per scoprire le origini di Rossi. Tutto a Tavullia parla di Valentino: le strade, i negozi, le case, le piazze, il paese è cosparso di omaggi per il 46
U - Uccio. Alessio Salucci, per tutti "Uccio", è il migliore amico di Valentino. L'uomo che è sempre stato al suo fianco, dai primi anni di scuola fino al ritiro dalla MotoGP. Oltre ad accompagnare sempre Rossi in pista, Salucci è il direttore sportivo dell'Academy VR46
V - VR46. Non sono soltanto le iniziali di Valentino Rossi, seguite dal suo numero. VR46 oggi è un'azienda in grado di diffondere e promuovere il marchio di Rossi in tutto il mondo, con risultati eccellenti
W - WLF. Uno degli adesivi più famosi e longevi presenti sulla tuta di Rossi. Per quei pochi che non conoscono ancora il significato, vi invitiamo a fare una ricerca su Google...
X - Il numero 10. Nei numeri romani X rappresenta il 10, come il decimo Mondiale più volte sfiorato da Valentino. Impossibile non citare la stagione 2015, con il contatto tra Rossi e Marquez a Sepang che costò probabilmente il titolo tanto sognato dal "Dottore". Nella sua ultima conferenza da pilota MotoGP a Valencia, Valentino ha dichiarato: "Ho provato più volte a vincere il 10° titolo. Sarei stato felice di vincere un altro Mondiale, per esempio nel 2015. Avrebbe chiuso un cerchio"
Y - Yamaha. La collaborazione tra Rossi e la Yamaha è durata in totale 16 anni, tra team ufficiale e team satellite Petronas. La storia d'amore tra il campione di Tavullia e la scuderia giapponese è iniziata nel 2004 ed è culminata in 4 titoli Mondiali, tutti conquistati in MotoGP (2004, 2005, 2008, 2009)
Z - Zarco. Il francese è stato protagonista di uno degli episodi più pericolori nella carriera di Rossi. Parliamo del terribile incidente tra Zarco e Morbidelli in Austria nell’agosto 2020, quando Valentino rischiò la vita: prima la moto di Franco, poi quella di Johann sfiorano la M1 di Rossi. Nel weekend del ritiro, Zarco torna su quell'episodio in un messaggio rivolto a Valentino: "Quella volta ci siamo parlati davvero, è stato il momento più sincero tra di noi, lì ho capito che ero e sono un tuo tifoso"
Rossi: "Quello è stato il rischio più grande della mia carriera"