IL PERSONAGGIO. Marco Simoncelli nasce a Cattolica 21 anni fa e comincia a correre a 7 con le minimoto. I primi successi, le stagioni più difficili, fino al grande successo in 250 ottenuto con la benedizione del suo idolo Valentino Rossi
Marco Simoncelli, nato a Cattolica (Ravenna) il 20 gennaio 1987, comincia a correre a 7 anni con le minimoto nella sua città. A 12 anni Superpippo diventa campione italiano, così come nel 2000, anno nel quale gareggia per il titolo europeo conquistando la 2/a posizione. A 14 anni il capellone della Gilera prende parte al Trofeo Honda NR (sale in 2 occasioni sul podio) e al campionato italiano 125 GP. Nel 2002 è campione europeo classe 125cc e lo stesso anno, dopo un buon apprendistato a livello nazionale ed europeo, debutta nel Motomondiale 125cc come wild card e conquista la 13/a posizione all'Estoril. Il 2003 lo vede impegnato per la prima stagione completa del Campionato del Mondo e conclude 6 gare in zona punti, tra le quali spicca la 4/a posizione ottenuta a Valencia in una gara molto combattuta.
Il 2004 è per Simoncelli un'annata difficile e gli riserva sensazioni contrastanti. La sua capacità di gestire al meglio la moto sul bagnato gli permette di trionfare a Jerez - dove firma pole e vittoria nonostante l'insidioso tracciato, letteralmente inondato dalla pioggia - e di confermarsi specialista sul bagnato a Brno, dove guadagna la pole in una sessione di qualificazione accompagnata da condizioni critiche. Ma è un'annata segnata anche da cadute e inconvenienti, che non gli permettono di superare l'11/a posizione della classifica generale. Il team NoCable.it Race lo ingaggia per il 2005, sperando di vederlo sempre tra i primi della classe. Vince un altro gran premio a Jerez, il suo circuito preferito, e sale in tutto sei volte sul podio, ma pur lottando sempre per le posizioni di vertice, esce dalla lotta per il mondiale gia' a meta' stagione, poiché ormai fatica ad adattarsi alla sua Aprilia 125 visto la notevole altezza (è uno dei piloti più alti di sempre nelle moto e pesa 72 kg), ma chiude comunque al quinto posto. La stagione successiva passa in 250, alla guida della Gilera, scuderia dove milita tuttora con l'altro italiano Roberto Locatelli e con capotecnico Rossano Brazzi, gia' tecnico di campioni come Valentino Rossi e Marco Melandri, il quale pero' si ammala dopo le prime gare lasciando Marco senza una vera "guida" durante tutta la stagione. L'anno successivo, il 2007, l'Aprilia toglie a Simoncelli la moto ufficiale e gli affida una Aprilia LE sempre nel team Metis Gilera, ma gestita tecnicamente da Aligi Deganello. Una stagione avara di risultati, ma nella quale Marco cresce molto e in qualche occasione è veramente veloce e con un po' meno sfortuna sarebbe anche potuto salire sul podio. Nel 2008 le cose vanno molto meglio per il romagnolo: nonostante la moto non ufficiale, utilizzata fino alla gara di Assen, aveva ottenuto 2 vittorie, 3 secondi ed 1 terzo posto. Ricevuta una moto evoluta, ha vinto al Sachsenring, a Motegi, e a Phillip Island per poi laurearsi campione del mondo della classe 250 sul circuito di Sepang in Malaysia con la benedizione del suo idolo Valentino Rossi.
Il 2004 è per Simoncelli un'annata difficile e gli riserva sensazioni contrastanti. La sua capacità di gestire al meglio la moto sul bagnato gli permette di trionfare a Jerez - dove firma pole e vittoria nonostante l'insidioso tracciato, letteralmente inondato dalla pioggia - e di confermarsi specialista sul bagnato a Brno, dove guadagna la pole in una sessione di qualificazione accompagnata da condizioni critiche. Ma è un'annata segnata anche da cadute e inconvenienti, che non gli permettono di superare l'11/a posizione della classifica generale. Il team NoCable.it Race lo ingaggia per il 2005, sperando di vederlo sempre tra i primi della classe. Vince un altro gran premio a Jerez, il suo circuito preferito, e sale in tutto sei volte sul podio, ma pur lottando sempre per le posizioni di vertice, esce dalla lotta per il mondiale gia' a meta' stagione, poiché ormai fatica ad adattarsi alla sua Aprilia 125 visto la notevole altezza (è uno dei piloti più alti di sempre nelle moto e pesa 72 kg), ma chiude comunque al quinto posto. La stagione successiva passa in 250, alla guida della Gilera, scuderia dove milita tuttora con l'altro italiano Roberto Locatelli e con capotecnico Rossano Brazzi, gia' tecnico di campioni come Valentino Rossi e Marco Melandri, il quale pero' si ammala dopo le prime gare lasciando Marco senza una vera "guida" durante tutta la stagione. L'anno successivo, il 2007, l'Aprilia toglie a Simoncelli la moto ufficiale e gli affida una Aprilia LE sempre nel team Metis Gilera, ma gestita tecnicamente da Aligi Deganello. Una stagione avara di risultati, ma nella quale Marco cresce molto e in qualche occasione è veramente veloce e con un po' meno sfortuna sarebbe anche potuto salire sul podio. Nel 2008 le cose vanno molto meglio per il romagnolo: nonostante la moto non ufficiale, utilizzata fino alla gara di Assen, aveva ottenuto 2 vittorie, 3 secondi ed 1 terzo posto. Ricevuta una moto evoluta, ha vinto al Sachsenring, a Motegi, e a Phillip Island per poi laurearsi campione del mondo della classe 250 sul circuito di Sepang in Malaysia con la benedizione del suo idolo Valentino Rossi.