Melandri, una Kawasaki per rinascere: ''E' adatta a me''

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Marco Melandri in sella alla nuova Kawasaki
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Il ravennate ha fretta di dimenticare un 2008 da incubo in sella alla Ducati, con un misero quinto posto come miglior risultato di stagione. Per Macio il 2009 sarà l'anno della rivincita: ''In pista voglio divertirmi'''

Nel 2008 sostituì Loris Capirossi sulla Ducati, con il difficile compito di affiancare il campione del mondo in carica Casey Stoner. I tifosi della Rossa di Borgo Panigale si aspettavano molto da lui, ma per Marco Melandri fu l'inizio di un terribile incubo. ''Macio'' non si adattò mai allo stile di guida Ducati, ottenendo come miglior risultato un misero quinto posto in Cina.

"Il passaggio dalla Ducati alla Kawasaki è una scommessa importante. Sarà una stagione difficile, ma la Kawasaki è una grossa azienda e si adatta al mio stile di guida, questo è importante". Così è intervenuto Marco Melandri, oggi impegnato a testimoniare al processo sulla 'vallettopoli' milanese, in relazione a un presunto 'foto-ricatto' subito da Fabrizio Corona.

Tornando al suo futuro sportivo, il centauro osserva che "la moto deve ancora crescere, ora vado in vacanza, perché ne ho bisogno, poi vedremo... L'obiettivo? E' quello di divertirsi". Il campione si sofferma anche sulla crisi di alcune scuderie. "Ogni mattina - dice - quando si aprono i giornali si leggono notizie di ritiro nel campo dei motori ed è preoccupante. Speriamo che questo periodo passi".

Durante la sua testimonianza, Melandri, rispondendo alle domande del pm Frank Di Maio, ha raccontato di quando, nel 2006, a una cena promossa da uno sponsor, fu fotografato insieme all'attrice Brigitta Bulgari. "Dietro di me Brigitta Bulgari - ricorda - ballava e si spogliava un po', quando il fotografo immortalò la scena, mentre io lo guardavo con aria sorpresa e imbarazzata". In seguito, il manager del motociclista fu contattato, stando al racconto di Melandri, da Fabrizio Corona, il quale gli chiese dei soldi per non far uscire le foto.

Alla fine, quel denaro non venne versato ma, afferma Melandri, "avrei pagato per evitare che le immagini uscissero perché non potevo rischiare di pregiudicare la mia stagione e quella della squadra. Io non ebbi mai contatti diretti con Corona, il mio manager cercava di tenermi fuori anche perché avevo tre gare di fila la settimana dopo".