Superbike, in Sudafrica continua il dominio di Spies

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Spies, sesta superpole in sei gare per lui
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Lo statunitense della Yamaha ha infilato la sesta Superpole in sei gare precedendo di un solo secondo il ducatista Fabrizio. Terzo tempo per Max Biaggi, quarto il capo-classifica Haga. Restano gravi le condizioni di Laconi, caduto rovinosamente venerdì

Ben Spies imbattibile nelle qualifiche del Mondiale Superbike "monogommato" Pirelli. Lo statunitense della Yamaha, infatti, ha infilato la sesta Superpole su sei gare, ottenendo il miglior tempo anche sulla pista di Kyalami che dopo sette anni torna ad occupare il Gran premio del Sudafrica. Spies ha fermato il cronometro su 1'37"288, beffando per un solo millesimo Michel Fabrizio con la Ducati 1098R del team Xerox.

Ottimo terzo tempo per Max Biaggi con l'Aprilia RSV4 Factory (1'37.466). A chiudere la prima fila l'altra Ducati Xerox del leader della classifica, il nippo-lombardo Noryiuki Haga (1'37"544). Per il leader del campionato la prima fila è un ottimo risultato: Haga ha rischiato grosso nella seconda eliminatoria, quando è riuscito a qualificarsi per soli 17 millesimi nei confronti di Shynia Nakano (Aprilia). Ad aprire la seconda fila la Honda Ten Kate del britannico Rea (1'37"634), quindi la Ducati del ceko Jakub Smrz (1'37"677) e l'altra Honda dello spagnolo Carlos Checa (1'37"940). A chiudere la "top ten" la Yamaha del britannico Sykes, l'altra Aprilia RSV4 Factory si Shinja Nakano e la Honda di Leon Haslam.

"Dopo il drammatico incidente in cui è rimasto vittima ieri, Regis Laconi ha passato una notte tranquilla presso il Sunninghill Hospital di Joannesburg". Lo fa sapere il team Ducati Dfx Corse (che fa base nella provincia di Verona) con un comunicato di aggiornamento sulle condizioni del motociclista francese caduto ieri nel corse delle prove libere del GP del Sudafrica di Superbike. "Laconi è stato stabilizzato ed è ancora in coma farmacologico - è scritto ancora nella nota -. In questo momento si sta tenendo un consulto medico per decidere quando e come intervenire sulla colonna vertebrale dello sfortunato pilota transalpino che nel violento urto ha subito la doppia frattura delle vertebre C3 e C5. Regis, che nel 1997 ha già avuto un precedente intervento in questa delicata zona del corpo umano a seguito di una caduta durante un week end di gare, soffre anche per un esteso ematoma cerebrale che al momento rimane circoscritto nelle stesse dimensioni rilevate dopo la caduta". Il team fa poi sapere che "un'attenta analisi effettuata sulla moto ha escluso in maniera inequivocabile qualsiasi problema di natura meccanica. Rimangono sconosciute al momento le cause dell'incidente".