Macao, circuito infernale: due morti in due giorni di prove
MotoriDopo il 35enne centauro portoghese Luis Felipe de Sousa Carreira, che ha perso la vita durante le qualifiche riservate alle Superbike, oggi è stata la volta di Phillip Yau, pilota di Hong Kong, nel corso delle prove ufficiali per le Super 2000
Secondo incidente mortale in due giorni nelle qualifiche per il 59mo Gran Premio di Macao, che si disputerà dopodomani sul difficilissimo circuito cittadino da Guia: dopo il 35enne centauro portoghese Luis Felipe de Sousa Carreira, morto in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate in una caduta durante le prove ufficiali riservate alle Superbike, oggi è stata la volta di Phillip Yau, pilota di Hong Kong, nel corso di quelle per le Super 2000. La sua gran turismo è andata a schiantarsi contro un muro alla velocità di 200 chilometri l'ora, e si è incendiata: quando sono arrivati i soccorsi, Yau versava in condizioni critiche ed era ancora imprigionato nell'abitacolo dell'auto. Trasferito in ospedale, è deceduto circa mezz'ora dopo il ricovero. Ha cercato di spegnere le polemiche sul nascere Joao Manuel Costa Antunes, coordinatore del comitato organizzatore della gara, considerata una delle più impegnative e pericolose al mondo: "In oltre sessant'anni di Gran Premio, gli standard di sicurezza possono reputarsi accettabili", ha tagliato corto Costa Antunes, ricordando come tra le sole moto vi siano stati due morti dal 2005. "Chi vive di sport motoristici sa esattamente di che cosa sto parlando", ha concluso.
L'incidente di Carreira - Il centauro portoghese Luis Felipe de Sousa Carreira, 35 anni, è morto in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate in una caduta. Il portacolori della Bennimoto Raider-Cetelem ha perso il controllo nell'affrontare la Curva del Pescatore, una delle più pericolose dell'impegnativo circuito, andando a cozzare contro le barriere. Immediatamente soccorso e trasferito in ospedale, è però deceduto una ventina di minuti dopo il ricovero. L'urto contro le barriere è avvenuto a circa 200 km orari e la moto si è incendiata.
L'incidente di Carreira - Il centauro portoghese Luis Felipe de Sousa Carreira, 35 anni, è morto in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate in una caduta. Il portacolori della Bennimoto Raider-Cetelem ha perso il controllo nell'affrontare la Curva del Pescatore, una delle più pericolose dell'impegnativo circuito, andando a cozzare contro le barriere. Immediatamente soccorso e trasferito in ospedale, è però deceduto una ventina di minuti dopo il ricovero. L'urto contro le barriere è avvenuto a circa 200 km orari e la moto si è incendiata.