Lacrime e applausi per l'ultimo saluto ad Antonelli
MotoriTantissime persone hanno assistito ai funerali del pilota di Supersport tragicamente scomparso a Mosca domenica scorsa a causa di un incidente in pista. "Andrea era un esempio per tutti", queste le parole dell'arcivescovo di Perugia Giuseppe Chiaretti
C'era tantissima gente allo stadio di Sanfatucchio per l'ultimo saluto ad Andrea Antonelli, morto tragicamente domenica scorsa in pista a Mosca durante la gara di Supersport. La bara bianca, portata a spalla dagli amici, era seguita da un lungo corteo e scortata da una trentina di moto guidate soprattutto dai suoi fan. Il feretro è stato accolto nell'impianto sportivo da un lunghissimo applauso e dalle lacrime dei tanti, che si sono stretti ai genitori Arnaldo e Rossella e del fratello Luca. Presenti anche i rappresentanti delle istituzioni e del mondo dello sport.
Accanto alla bara anche la moto di Andrea e la sua tuta. Ad officiare i funerali del 25enne pilota è stato l'arcivescovo emerito della diocesi di Perugia, Giuseppe Chiaretti, che ha commosso con la proprie parole, dicendo che "la ragione dice che la fatalità ha portato via un giovane bravo e sempre gentile, le critiche sulla gara non ci riguardano e la fede ci dice che la vita continua nel mistero di Dio. Chi crede in Dio anche se muore vivrà". Ha aggiunto che "Andrea era un esempio per tutti, avendo trovato nello sport la sua realizzazione e sempre pronto a fare del bene e che aiutava il prossimo. Un giovane - ha sottolineato - che è stato rapito nel bel mezzo dei suoi anni e dei suoi sogni, non per negarli ma per renderli eterni, perché il fine della fede è raggiungere il Signore".
La salma era giunta ieri mattina da Mosca e gli stessi amici di Andrea sono rimasti vicini alla bara, vegliando per tutta la notte all'interno della piccola chiesa di Macchie, dove da ieri era allestita la camera ardente e dove in tanti avevano reso omaggio alla salma. In contemporanea con l'inizio dei funerali si è riunito il Consiglio provinciale di Perugia, che ha iniziato la seduta con un minuto di raccoglimento.
In un immaginario dialogo con il figlio, papà Arnaldo, che lo seguiva sempre, ha detto di non riuscire più a piangere. Durante i funerali del figlio Andrea ha detto che "oggi deve essere una festa per lui, nella sua gara eterna vincerà. Andrea è un ragazzo normale, ma per me speciale. Sono contento di aver condiviso con te questa tua passione, nonostante il vuoto incolmabile che hai lasciato. Saluta il Sic e non fate troppo casino. Oggi è una festa grande. La tragedia inizierà domani". Ha ringraziato tutti il padre di Andrea per "essere venuti in tanti a salutarlo". Ha ringraziato tutto il team e ha ricordato che Andrea prima della gara di Mosca, era "convinto di regalare emozioni e un podio". Poi sono stati lanciati in aria dei palloncini bianchi con scritto "Antocampione8".
Accanto alla bara anche la moto di Andrea e la sua tuta. Ad officiare i funerali del 25enne pilota è stato l'arcivescovo emerito della diocesi di Perugia, Giuseppe Chiaretti, che ha commosso con la proprie parole, dicendo che "la ragione dice che la fatalità ha portato via un giovane bravo e sempre gentile, le critiche sulla gara non ci riguardano e la fede ci dice che la vita continua nel mistero di Dio. Chi crede in Dio anche se muore vivrà". Ha aggiunto che "Andrea era un esempio per tutti, avendo trovato nello sport la sua realizzazione e sempre pronto a fare del bene e che aiutava il prossimo. Un giovane - ha sottolineato - che è stato rapito nel bel mezzo dei suoi anni e dei suoi sogni, non per negarli ma per renderli eterni, perché il fine della fede è raggiungere il Signore".
La salma era giunta ieri mattina da Mosca e gli stessi amici di Andrea sono rimasti vicini alla bara, vegliando per tutta la notte all'interno della piccola chiesa di Macchie, dove da ieri era allestita la camera ardente e dove in tanti avevano reso omaggio alla salma. In contemporanea con l'inizio dei funerali si è riunito il Consiglio provinciale di Perugia, che ha iniziato la seduta con un minuto di raccoglimento.
In un immaginario dialogo con il figlio, papà Arnaldo, che lo seguiva sempre, ha detto di non riuscire più a piangere. Durante i funerali del figlio Andrea ha detto che "oggi deve essere una festa per lui, nella sua gara eterna vincerà. Andrea è un ragazzo normale, ma per me speciale. Sono contento di aver condiviso con te questa tua passione, nonostante il vuoto incolmabile che hai lasciato. Saluta il Sic e non fate troppo casino. Oggi è una festa grande. La tragedia inizierà domani". Ha ringraziato tutti il padre di Andrea per "essere venuti in tanti a salutarlo". Ha ringraziato tutto il team e ha ricordato che Andrea prima della gara di Mosca, era "convinto di regalare emozioni e un podio". Poi sono stati lanciati in aria dei palloncini bianchi con scritto "Antocampione8".