Accordo raggiunto tra il team Pedercini e Alex De Angelis che potrebbe anche essere l’unico pilota del team di Volta Mantovana
L’obiettivo del team di Lucio Pedercini è quello di confermare quella crescita che lo scorso anno lo ha portato ad ottenere ottimi risultati, prima con Anthony West e successivamente con Leon Haslam nell’ultimo round di Losail in Qatar. De Angelis da parte sua sta risolvendo in via definitiva i problemi fisici al braccio destro, derivanti dal pauroso incidente del 2015 in MotoGP, che hanno pesantemente condizionato la sua stagione 2016. Una stagione nella quale Alex è comunque riuscito a salire sul secondo gradino del podio nella gara sotto l’acqua del Lausitzring, a dimostrazione che senza quel problema al tendine del braccio i suoi risultati avrebbero potuto essere completamente diversi.
A che punto è ora la sua riabilitazione fisica? - «Il braccio va molto meglio – ci ha confidato Alex, appena sceso dalla moto da cross con la quale si stava allenando – Già nel finale della scorsa stagione la situazione era migliorata, anche perché ormai mi ero adattato ad un nuovo stile di guida, che riusciva in parte a sopperire alle carenze del mio braccio. Il tendine del braccio destro inizia a rispondere alle sollecitazioni e questo è un ottimo segnale. Ora mi sto allenando molto sia in palestra che con il cross e spero di essere al meglio per l’inizio del campionato 2017 anche perché in Superbike con due gare in due giorni bisogna essere in perfetta forma fisica».
Come ti sei trovato nel campionato delle derivate? - «Mi sono trovato molto bene con tutti e anche per questo il mio obiettivo era quello di restare in questo campionato. Inoltre volevo mettere a frutto l’esperienza maturata nella stagione appena trascorsa perché troppe volte ho dovuto cambiare moto e categoria, con tutte le difficoltà che ne sono conseguite e quindi è arrivato il momento di fermarsi».
Come è nato questo accordo con Pedercini? - «Posso confessarti che siamo stati in contatto durante tutta la stagione, anche se pensavamo che le nostre strade non potessero coincidere, perché Lucio era in trattativa con altri piloti ed io pensavo di restare nel team Iodaracing. Poi le cose sono cambiate ed è stato quasi naturale ritrovarci. Raggiungere un accordo è stato facile, anche grazie alla stima reciproca che ci lega».
La tua Kawasaki non è ufficiale, ma ha già dimostrato di essere competitiva - «Quella del team Pedercini è una moto vicina a quelle ufficiali. Le sospensioni sono Showa come quelle ufficiali, con un tecnico della casa che ci seguirà in ogni gara ed i nostri motori saranno preparati da chi prepara anche quelli ufficiali. A questo dobbiamo aggiungere la grande passione dei nostri tecnici e la mia grande voglia di dimostrare che posso andare forte anche in Superbike».
Gli ingredienti per fare bene ci sono tutti e la speranza è che questo binomio tutto italiano possa quindi raggiungere dei grandi risultati