Ecco la Kawasaki KZ 1000 secondo Venier

Motori

Edoardo Licciardello

Raffinata ed elegante la prima special su base nipponica del preparatore italoamericano. Tecnica moderna, estetica vintage per un esemplare unico

Nasce da una Kawasaki KZ 1000 LTD (meglio nota in Europa come Z1000) del 1984 la prima special su base giapponese realizzata da Stefano Venier, preparatore italiano con base a Brooklyn che abbiamo più volte ospitato sulle pagine di Moto.it.

Commissionata da Brett Seyler, imprenditore californiano, la Giappone vuole essere una replica delle superbike del passato in versione street-legal – negli USA, ovviamente, dove la legislazione permette l’omologazione di pezzi unici con grande facilità. E – ce lo anticipa Stefano – sarà solo la prima di una serie di special su questa falsariga che proseguirà con la VX 1000SP che vedrà la luce entro la fine dell’anno.

Le modifiche sono piuttosto importanti, come si vede guardando l’avantreno, prelevato pari pari da una Honda CBR1000RR con l’adozione di dischi freno modificati. Al posteriore troviamo due ammortizzatori progressivi, pedane arretrate Tarozzi e telaietto reggisella modificato per ospitare il gruppo sella/parafango posteriore realizzato in esemplare unico, sotto il quale si trova la batteria al litio e il controller dell’impianto elettrico MotoGadget, che fornisce anche manopole ed indicatori di direzione. Lo scarico è un Kerker modificato.
La carrozzeria vede il serbatoio originale modificato con nicchie per le ginocchia, ma anche l’adozione di un cupolino (modificato) di una Moto Guzzi Le Mans.

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