Grazie anche alla difficoltà della Toyota, ora M-Sport e Sebastién Ogier si ritrovano di nuovo in testa alla classifica a squadre e piloti. Latvala ha perso la testa della graduatoria, Neuville ha rialzato le proprie quotazioni con la Hyundai
Dal rally del Messico escono più forti la M-Sport e Sebastién Ogier che ora comandano nuovamente la classifica squadre e quella piloti in un en-plein che in buonissima parte è dovuto a una evidente defaillance della Toyota, così forte su ghiaccio e neve e così in ritardo sugli sterrati centroamericani. Latvala ha perso la testa della classifica, Neuville ha rialzato le proprie quotazioni con la Hyundai, Meeke ha riportato al successo la Citroen tornando sul gradino più alto del podio: 4° successo iridato per lui.
Non accadeva dalla Finlandia 2016. Ma ancora una volta il britannico ha rischiato di terminare a mani vuote, quando proprio sul finire della powerstage ha perso il controllo della sua C3 Wrc Plus che ha rischiato di ribaltarsi, andare a cozzare su un'auto parcheggiata a bordo percorso e poi di bocciare le auto nell'area di parcheggio nella quale invece Meeke ha ritrovato controllo e sangue freddo sufficienti per chiudere in testa il suo week end di gara.
Da almeno dieci edizioni un mondiale rally non è così combattuto e indecifrabile, spettacolare e aperto: ma la sensazione generale è che -anche se la Ford di Detroit dovesse continuare a ignorare le richieste di maggior sostegno di Malcom Wilson e del suo team semi/privato- comunque tutti dovranno ancora continuare a fare i conti con Ogier per ottenere il successo finale.