WRC, è qui la fiesta: il punto dopo il Portogallo

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Lucio Rizzica

Sebastien Ogier e Julien Ingrassia celebrano la vittoria, (Portogallo 2017) - Foto: Getty Images
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Le legge di Ogier  e il duello con Neuville. Il Portogallo ha restituito una Fiesta performante e affidabile al pilota francese, ma il belga della Hyundai resta in scia. Prossimo appuntamento 8-11 giugno in Sardegna, sempre su Fox Sports, canale 204 della piattaforma Sky

In Portogallo la Ford Fiesta RS WRC di Sébastien Ogier è sfrecciata davanti a tutti sul traguardo. E d’improvviso il nuovo corso della stagione WRC Plus si è tinto di antico. Quando il quattro volte campione del mondo al volante della sua Volkswagen era l’uomo da battere, l’erede del nove volte iridato Sébastien Loeb. Beh, probabilmente è ancora così. Specie ora che Malcom Wilson ha risposto ai rifiuti della casa madre mettendo le mani in tasca e dando una macchina nuova di zecca a Ogier. Un telaio finalmente arrendevole e perfettamente addomesticabile dalla guida sicura e glaciale di Ogier che ancora in Argentina storceva il muso per il mancato feeling con la vettura. Certo, non si potrà mica dare una Fiesta nuova a Ogier in ogni gara di qui in avanti, ma l’impressione è che in M-Sport siano riusciti a quadrare il cerchio. Del resto a che servirebbe avere il pilota più forte e completo in circolazione se poi non lo si mettesse in mano di comandare a proprio piacimento la stagione? Oddìo, è anche vero che se nei primi due rally dell’anno il belga Thierry Neuville non avesse sprecato due autentici calci di rigore, oggi staremmo probabilmente parlando di una stagione dominata o quasi dalle Hyundai. Ma ritrovare Ogier è entusiasmante e di stimolo anche per i coreani che, adesso, hanno un avversario autentico con il quale misurarsi e al quale dare la caccia.

E’ una motivazione in più per Neuville che è costretto a non buttare più al vento le occasioni che gli si presenteranno e tenere alta la concentrazione, come del resto sta facendo con due primi posti ed un secondo  nelle ultime tre gare disputate. Ma la vittoria in Portogallo di Ogier ha troppi significati per classificarla solo come un evento di passaggio. Al di là dei punti in classifica, del successo di tappa, dell’armonia e dell’euforia che regnano nel team semi -privato di Wilson, è quella serenità ritrovata da Ogier, quell’occhio spiritato di chi vede solo il primo gradino del podio a far pensare. Ogier è tornato, e stavolta vuol fare sul serio.

E di qui in avanti il WRC 2017 non sarà più lo stesso. A cominciare dalla Sardegna. A tutti è richiesto di fare un passo in avanti per stare dietro al francese e sperare di frenarne la corsa verso il quinto titolo mondiale. Mai come questa volta chi si fermerà sarà perduto: Latvala, Meeke, Evans, Paddon, Tanak sono avvisati. Neuville ha già preso la scia di Séb. E potrebbe essere proprio il duello fra loro due ad accompagnarci fino in Australia.

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