Barthez, dai guantoni al volante: ci riprova con la 24 ore di Le Mans
MotoriDopo una lunga carriera tra i pali, l’ex portiere della Francia parteciperà nuovamente alla 24 ore di Le Mans con la Panis – Barthez Competition, team creato in sinergia con l’ex pilota transalpino, l’ultimo francese a vincere un GP in Formula 1
Su il casco, tenetevi il pallone. Non è il cortometraggio di un film, ma la storia di uno che nel calcio ci ha messo la faccia oltre che i guantoni. Il mondiale del ’98, l’Europeo del 2000, (quello contro gli azzurri tanto per intenderci) e la Confederations Cup nel 2003, solo per citare i titoli vinti con la nazionale ma ci sarebbe un papiro carico di trofei alla voce club. Tra riti scaramantici e propiziatori, Fabien Barthez resterà sempre l’uomo della pelata, baciata dal suo compagno/talismano Laurent Blanc a Francia ’98.
Funzionava, anzi funzionò perché oltre ad essere simpatici risultarono vincenti. Meno lo sono stati, almeno per l’italiano medio, due anni dopo quando il gol di Delvecchio non bastò a mettere in ghiaccio il titolo europeo, cosi Wiltord prima e Trezeguet poi cambiarono la storia della finale. La rivincita nel 2006, e sappiamo tutti come è andata, con Fabien sconsolato al palo e Willy Sagnol vicino a confortarlo.
Ne ha fatta di strada Barthez e quanta ne farà con casco e tuta al seguito. Già, perché sabato prenderà parte alla 24 ore di Le Mans con la scuderia Panis – Barthez Competition. Il team creato nel 2016 in sinergia con Olivier Panis (Team Principal), l’ultimo pilota francese ad aver vinto un Gran Premio di Formula 1. Al via nella categoria LMP2, con 25 vetture pronte a darsi battaglia, tre in più della passata stagione. Tutt’altro che una passeggiata di salute.
Ma, per il portiere “al volante” non è certo il suo esordio assoluto, ci provò nel 2014 nella classe GT con la Ferrari 458 e poi un anno fa, proprio con il suo team. La prime volte in pista nel 2008 con la Porsche Carrera Cup in Francia ed ha anche vinto nel 2013 il campionato GT nazionale. Prost il suo modello di riferimento, e pensate che in passato ha dichiarato di subire maggiore pressione in griglia che quando era a difesa dei pali. Firmato da un campionato del mondo.
Chissà se Panis proverà a baciare la visiera prima della “maratona” di Le Mans. Su il casco, tenetevi il pallone: la pelata più baciata del globo pronta alla sua terza partecipazione alla 24 ore di Le Mans.