Motore 2L da oltre 300 CC, trazione posteriore e peso piuma sono le caratteristiche principali di una delle auto che ha segnato la storia nelle competizioni rallistiche mondiali degli anni 80. Ecco la lancia Rally 037
Dopo Stratos e 131 Abarth arrivò la Lancia Rally 037 a dettare legge tra le prove speciali del mondiale rally 1983. Una layout tecnico già visto sulla Stratos, ma che suscitò scalpore visto che, nella stagione, riuscì a contenere gli attacchi dell’Audi Sport Quattro, una vettura rivoluzionaria che, accreditata di una soluzione tecnica più efficace, non riuscì a imporsi in quell’anno per un solo punto rispetto alla rivale.
Ancora oggi le performance rimangono pazzesche, salire su quest’auto è un’esperienza sconvolgente e rende l’idea di che cosa si trovassero di fronte i piloti di quegli anni. Dotata di una monoscocca centrale in acciaio alla quale erano collegati i telai tubolari, l’auto era mossa da un motore 2L con sovralimentazione tramite compressore volumex che portava la potenza oltre i 350 CV, gestiti con le sole ruote posteriori. Completavano il pacchetto sospensioni sofisticate per rendere l’auto efficace anche su terra e un’aerodinamica sufficiente per non far decollare l’auto sui lunghi salti dei rally come il 1000 laghi.
Carrozzeria in kevlar e abitacolo ridotto all’osso per una berlinetta che voleva solo sfogare tutta la potenza del rabbioso motore. Sicuramente sono poche le parole che possano descrivere questa vettura, ecco perché vi invitiamo a dare un’occhiata al video per rendervi conto delle prestazioni di questa vettura.
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