Ferrari GTC4Lusso, la Shooting Brake perfetta

Motori

Dati impressionanti: 690cv, 450 litri di bagagliaio e 5 metri di lunghezza. Apre la strada al SUV?

Ci sono marchi iconici che, nonostante gli anni, sanno sempre sorprendere, così come Ferrari con la GTC4Lusso, auto da 5 metri di lunghezza, 450 litri di bagagliaio e motore V12 aspirato da 690 cv. Alcuni potrebbero storcere il naso nel pensare ad un’auto del Cavallino con trazione integrale, quattro ruote sterzanti e 4 comodi posti ma, a chi ha una buona memoria, non parrà così strano, visto che era stato lo stesso Enzo Ferrari, a suo tempo, a desiderare la creazione di Ferrari a quattro posti.
Esteticamente la GTC4Lusso, disegnata da Flavio Manzoni. Con la colorazione della carrozzeria in grigio, quasi non si noterebbe nel traffico, se non fosse per il rombo cupo del V12. La linea è elegante, di classe, con un muso molto allungato, per far spazio al 12 cilindri a 65°.

Gli interni sono superbi, con un tripudio di pellami morbidissime al tatto e con finiture capaci di standard pari, se non superiori, alla concorrenza, Porsche Panamera in primis. I sedili sono contenitivi, sportivi, ma incredibilmente comodi anche nelle lunghe percorrenze, stesso discorso vale per i sedili posteriori dove le due sedute, sono singole. La zona della plancia, però, è ciò che colpisce maggiormente. Oltre al bel display dell’infotainment e alla strumentazione mista analogica e digitale, a rendere unica questa GTC4Lusso ci pensa lo schermo posizionato sulla porzione di plancia davanti al passeggero dal quale, il secondo occupante, può consultare le diverse informazioni di marcia. Davvero una chicca per rendere il viaggio coinvolgente anche per chi non guida.

Splendido poi il volante, con indicatore a LED per il cambio marcia che, all'interno delle due razze superiori, racchiude tutti i pulsanti utili al controllo della vettura, dalle luci ai tergicristalli, per far spazio ai paddles. Peccato per il pomello del cruise control, passivo, che è un po’ nascosto dietro al volante, al fianco della strumentazione. Poco male però, siamo infatti abbastanza sicuri che, alla guida di questa 12 cilindri, il cruise control non lo userete spesso, prediligendo l’utilizzo del pedale dell’acceleratore.
Nonostante i cinque metri di lunghezza, grazie ad una tecnologia telaistica inappuntabile, con sospensioni attive magnetoreologiche e quattro ruote sterzanti, nonostante la stazza, la GTC4Lusso rimane un bolide capace di far divertire anche sul misto stretto.

Il mostro a 12 cilindri 690 CV, potrebbe essere definito come un Dr. Jeckyll e Mr. Hyde: grazie ad un’elasticità notevole, che permette di procedere in settima marcia a 50 Km/h ad un regime di 900 giri minuto. Ciò significa che, fino a 4.500 giri minuto rimane utilizzabile con una certa disinvoltura ma che, superata quella soglia, tira fuori le unghie e comincia ad urlare, scatenando tutta la propria coppia che, per inciso, è già disponibile all’80% già a 1.800 giri. Il motore, infine, si abbina squisitamente con la trazione integrale che, grazie ad una sofisticate tecnologia, in caso di necessità, riesce a trasmettere fino al 90% della potenza ad una singola ruota.

Il prezzo è di 270.060 euro, tanti, vero, ma una cifra ce si può ritenere adeguata per un’auto da pista mascherata da ammiraglia di lusso. Il mix di concetti, molto probabilmente, fa da apripista al modello Sport Utility annunciato dal Presidente Sergio Marchionne.

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