Internazionali d'Italia MX 2018: Cairoli campione, infortunio per Gajser
MotoriCairoli vince nella MX1 e nella Supercampione, Cervellin con il 6° posto conquista la MX2, Guadagnini si prende la 125. Brutto infortunio invece per Gajser al debutto stagionale
Meglio di così Tony Cairoli non poteva aprire la stagione che gli consentirebbe di scrivere un’altra pagine di storia del motocross Mondiale. Per ora si è accontentato di far suoi i due titoli degli Internazionali d’Italia, dove ha sottolineato quanto alta si la sua determinazione per raggiungere il record di Stefan Everts.
MX1
Il primo capolavoro Cairoli lo ha fatto nella MX1, dove nonostante i 40 punti di vantaggio che gli permettevano di poter agevolmente controllare il rivale Romain Febvre ha voluto dare un’altra prova di forza rimanendo al comando dal primo giro sino alla bandiera a scacchi che lo ha incoronato campione della classe regina per la decima volta. Grazie alle due vittorie precedenti e alla possibilità di scartare un risultato, l’assegnazione del titolo Supercampione per lui era solo una formalità, ma anche in questo caso Tonino ha voluto firmare l’ultima manche del 2018 con un’altra fantastica prestazione fotocopia di quella esibita un’ora prima.
Alle sue spalle nella 450 si è piazzato Jeremy Van Horebeek e Febvre, terminati a ruoli invertiti nella classifica finale di campionato, mentre nella gara conclusiva il francese della Yamaha è terminato secondo davanti al compagno di scuderia fiammingo piazzandosi al posto d’onore nella graduatoria assoluta con 55 punti di vantaggio su Van Horebeek.
Nella MX1 in evidenza anche l’inossidabile Tanel Leok, il neo acquisto TN Max Nagl e Alex Lupino, rispettivamente 4°, 5° e 6°, con l’azzurro della Kawasaki che si è assicurata la 4ª piazza anche in campionato oltre al 5° in quello Supercampione.
Brutto infortunio per Tim Gajser
Peggior inizio d’anno non ci poteva essere invece per Tim Gajser, protagonista di una sfortunata caduta poco dopo la metà della manche MX1 mentre si trovava comodamente in seconda posizione. Purtroppo lo sloveno della HRC ha perso l’aderenza sulla staffa in una curva, trovandosi sbilanciato nel salto successivo e impossibilitato a gestire il comando dell’acceleratore che è rimasto praticamente a tutto gas. Il risultato è stato un volo pazzesco terminato sulla rampa del salto successivo, dove quando è atterrato ha sbattuto violentemente col volto procurandosi una frattura alla mandibola e la rottura di diversi denti. Tim è stato immediatamente ricoverato, e sottoposto a due interventi chirurgici per rimediare i notevoli e dolorosi danni riportati dall’articolazione.
MX2
La MX2 ha registrato subito un colpo di scena che ha cambiato le sorti del titolo. Al termine del rettilineo di partenza tra i tanti piloti finiti a terra c’è stato anche il leader Maxime Renaux, che si è rialzato con la leva del cambio rotta e quindi impossibilitato a difendere la sua tabella rossa che è terminata in favore di Michele Cervellin al quale è bastato il sesto posto per assicurarsi il titolo. La gara è andata all’ottimo pilota HRC Calvin Vlaanderen, che al primo passaggio ha scavalcato definitivamente lo svedese Alvin Ostlund il quale si è assicurato il posto d’onore finale davanti all’olandese e a Renaux.
La 125
Due secondi posti hanno invece permesso a Mattia Guadagni di far sua la vittoria di giornata 125 davanti al grintoso austriaco Rene Hofer e allo sfortunato olandese Rick Elzinga che dopo aver vinto la prima manche si è infortunato nella successiva. Mattia ha conquistato anche il titolo della ottavo di litro conteso sino alla fine con Emilio Scuteri il quale si è dovuto accontentare della seconda posizione davanti a Alberto Barcella.
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