La Dakar 2019 arriva alla pausa di metà raid con una classifica moto serratissima, figlia di una gara combattuta con distacchi minimi. Anche tra le auto tutto può ancora succedere ma Al-Attiyah con la Toyota comanda con 24 minuti sul Re della Dakar Peterhansel (Mini buggy). Oggi pausa, poi il via alle tappe decisive
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Nelle moto è tutti contro tutti
La Dakar 2019 arriva alla pausa di metà raid con una lotta serratissima tra le moto. Sono in sette in 10 minuti dopo oltre 16 ore cronometrate. Guida la classifica Brabec che guarda tutti dall’altro con la sua Honda, ma Sunderland, con la miglior KTM, è a soli 59 secondi. Terzo gradino del podio virtuale per Quintanilla (Husqvarna) a 2’52’’, seguito da Price (KTM) che paga 3’21’’. La prima Yamaha, quella di Van Beveren, è quinta a 6’36’’ e precede la seconda Honda ufficiale rimasta in gara, quella dell’argentino Benavides (9’01) e la seconda KTM con Walkner a 9’17’’. Facile intuire che tutto può e deve ancora succedere, quest’anno con meno tappe e più km per stage, le sorprese sono all’ordine del giorno.
La tappa marathon di ieri, la stage 5 che ha riportato la carovana ad Arequipa, è stata vinta da Sundeland su De Solutrait (Yamaha) e la sorpresa Santolino, spagnolo in sella alla Sherco. La direzione gara ha restituito 11 minuti in classifica al pilota KTM, fermatosi a soccorrere Goncalves, ko per caduta. Adesso un giorno di meritato riposo, prima della seconda, decisiva, parte della Dakar peruviana.
Pos. | Pilota | Moto | Tempo/Gap |
1 | Ricky Brabec | Honda | 16.51'34" |
2 | Sam Sunderland | KTM | +59" |
3 | Pablo Quintanilla | Husqvarna | +2'52" |
4 | Toby Price | KTM | +3'21" |
5 | Adrian van Beveren | Yamaha | +6'36" |
6 | Kevin Benavides | Honda | +9'01" |
7 | Matthias Walkner | KTM | +9'17" |
8 | Xavier de Soultrait | Yamaha | +18'37" |
9 | Stefan Svitko | KTM | +26'28" |
10 | Andrew Short | Husqvarna | +27'54" |
Al-Attiyah si conferma leader, Peterhansel a 24’
Nelle auto la Dakar 2019 arriva alla giornata di riposo con il principe Al-Attiyah che si conferma al comando della generale con 24 minuti di vantaggio su Peterhansel, il migliore tra i buggy Mini. Sul podio virtuale anche Roma (terzo ieri a 24’) al voltante di una delle cinque Mini JCV 4x4 con 34’ minuti da recuperare al leader qatariota della Toyota. Solo il polacco Przygonski e Loeb, rispettivamente quarto a 38’ e quinto a 40’, contengono il distacco sotto l’ora. Tutto può ancora succedere, ma al momento il favorito per la vittoria finale sembra essere Al-Attiyah, che nella tappa marathon di ieri è giunto secondo al traguardo (gap di 10’) in una stage dominata da un Loeb scatenato che ha recuperato bene in classifica sul Principe ma non è riuscito a rientrare nella top-3 con la sua Peugeot DKR privata. Fuori dai giochi sembrano essere Despes e Sainz, attesi protagonisti alla vigilia. Questa la situazione nella generale auto dopo 5 tappe:
Pos. | Pilota/Navigatore | Vettura | Tempo/Gap |
1 | Al-Attiyah/Baumel | Toyota Hilux | 17.19'53” |
2 | Peterhansel/Castera | MINI buggy | +24'42" |
3 | Roma/Haro Bravo | MINI JCW Dakar | +34'33" |
4 | Przygonski/Colsoul | MINI JCW Dakar | +38'12" |
5 | Loeb/Elena | Peugeot 3008 DKR | +40"00 |
6 | Despres/Cottret | MINI buggy | +1.12'47" |
7 | Hunt/Rosegaar | Peugeot 3008 DKR | +1.59'55" |
8 | Prokop/Tomanek | Ford Raptor RS | +2.13'57" |
9 | Garafulic/Palmeiro | MINI JCW Dakar | +2.18'20" |
10 | Vanadas/Rozwadowski | Toyota Hilux | +2.44'41'' |