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FORMULA 1
Ha riportato un po di America in Formula 1 perché è stata la prima scuderia statunitense a tornare a partecipare al campionato iridato dal lontano 1986, ed oggi è una realtà consolidata che con il suo sesto posto tra i costruttori sta sopravanzando team come Renault, Toro rosso ed Alfa romeo. Stiamo parlando del team Haas fondato solo 4 anni fa da Gene Haas, già cofondatore della scuderia NASCAR Stewart-Haas Racing che dopo i successi negli stati uniti ha deciso di tentare la sorte anche nel circus iridato andando subito a punti nel suo primo Gran premio. Affidata all’italiano Gunther Steiner la scuderia Haas ha stretto grandi legami col nostro paese montando sin dall inizio le power unit Ferrari ed affidandosi alla Dallara per i telai ma portando con se la mentalità a stelle e strisce.
INDY 500
Fernando Alonso contrariamente ai programmi non ha partecipato alla 500 miglia di Indianapolis. Il pilota spagnolo ha infatti clamorosamente fallito la qualificazione durante le prove della mitica gara sul catino dell’indiana e così ne è stato escluso per la disperazione del team McLaren e quella dello stesso Alonso che dopo l’esperienza del 2017 era convinto di poter entrare nella storia vincendo la gara e con essa la famosa triple crown composta da mondiale di formula 1, 24 ore di Le Mans e appunto dalla 500 miglia di Indianapolis. Al pilota spagnolo manca solo quest’ultimo obiettivo da centrare per riuscire in un'impresa che finora è stata compiuta dal solo Graham Hill ma quest’anno le cose sono iniziate male e finite anche peggio. Lo spagnolo infatti avrebbe dovuto partecipare alla gara ancora una volta insieme al team Mclaren che ha già vinto la 500 miglia 3 volte nel passato ma in questa occasione gli inglesi hanno deciso di far tutto da soli mentre nel primo tentativo di Alonso ad Indy nel 2017 fu il team Andretti a gestire la sua vettura. Senza l’esperienza degli americani però i problemi sono iniziati subito e la Mclaren ha cosi dato vita ad uno dei peggiori fallimenti della sua storia esponendo anche il povero Alonso ad una figuraccia in mondo visione. Per Alonso è stata una bella batosta ma di certo lo spagnolo non vorrà arrendersi e ci riproverà il prossimo anno. La gloria della triple crown è li che lo aspetta e l’asturiano malgrado tutto un giorno potrebbe davvero riuscire a conquistarla.
CAMPIONATO MONDIALE RALLY
I protagonisti del campionato mondiale rally si sono trasferiti in Portogallo per il settimo appuntamento della stagione. Quest’anno la gara lusitana sarà piuttosto diversa grazie ad interessanti novità che potrebbero mettere in difficoltà i piloti. In tutto saranno 18 le speciali per un totale di oltre 300 km e le novità importanti cominceranno sin dalle prime speciali del venerdi quando si tornerà dopo quasi 20 anni sulle strade vicine ad Arganil che hanno reso famoso questo rally negli anni d’oro della specialità. La lotta a tre per il titolo intanto ha conosciuto un ribaltone in classifica dove Thierry Neuville con la sua Hyundai a causa del ritiro in Cile è sprofondato dal primo al terzo posto lasciando la leadership al campione in carica Ogier con la sua Citroen inseguito dall’alfiere Toyota Ott Tanak in netta ripresa negli ultimi appuntamenti.