Nascar, cappio nel box del pilota Bubba Wallace, FBI: "Non è un caso di razzismo"

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MARTINSVILLE, VIRGINIA - JUNE 10: Bubba Wallace, driver of the #43 Richard Petty Motorsports Chevrolet, wears a "I Can't Breathe - Black Lives Matter" t-shirt under his firesuit in solidarity with protesters around the world taking to the streets after the death of George Floyd on May 25, waits on the grid prior to the NASCAR Cup Series Blue-Emu Maximum Pain Relief 500 at Martinsville Speedway on June 10, 2020 in Martinsville, Virginia. (Photo by Jared C. Tilton/Getty Images)

Conclusa l'indagine della polizia federale americana sul ritrovamento di un cappio, all'interno del box di Wallace: "Non è stato un episodio di razzismo, il cappio era lì da mesi"

Bubba Wallace,  l'unico pilota di colore della NASCAR, "non è stato bersaglio di un atto razzista": lo ha stabilito l'FBI che ha indagato sulla presenza di un cappio ritrovato domenica scorsa nel box occupato da Wallace. In una nota ufficiale della NASCAR è spiegato che dalle indagini è emerso che la corda si trovava nel box numero 4 di Wallace già dall'ottobre del 2019.  "L'indagine ha dimostrato, grazie a un video autenticato dalla NASCAR, che la corda era nel garage numero 4 dall'ottobre 2019", ha confermato la polizia federale americana, che aveva inviato 15 agenti al circuito di Talladega. "Siamo grati all'FBI per le sue indagini rapide e approfondite e siamo lieti di apprendere che non è stato un atto razzista intenzionale contro Bubba", ha aggiunto nella nota la NASCAR.