
Maserati in Formula E, la storia del "Tridente": dalla F1 alle auto di lusso. FOTO
Nel 2023 la Maserati tornerà alle corse, nel Mondiale di Formula E. Una storia, quella del "Tridente", cominciata oltre cento anni fa a Bologna e impreziosita dai due titoli iridati di Fangio in F1 e da due vittorie nella 500 miglia di Indianapolis. L'ultima apparizione nella classe regina nel 1958 con Maria Teresa De Filippis

MASERATI IS BACK. L'azienda emiliana ha confermato, come primo marchio italiano, il debutto nel campionato mondiale ABB FIA Formula E a partire dalla stagione 2023. A dare l'annuncio è stato il Ceo, Davide Grasso, con Alejandro Agag, fondatore e presidente della competizione. La nuova monoposto elettrica apparterrà alla terza generazione e sarà caratterizzata da una serie di innovazioni progettuali, produttive e tecnologiche. La Gen3 si presenta come "l'auto da corsa più efficiente al mondo".

LE ORIGINI. Il marchio fu fondato a Bologna nel 1914 da Rodolfo Maserati, un dipendente delle Ferrovie dello Stato, sua moglie Carolina Losi e i sette figli che ereditarono tutti la passione del padre per la velocità e l'ingegneria di precisione.

L'INIZIO DELLE CORSE. Successivamente, nel primo dopoguerra, Alfieri Maserati diede inizio alla sua attività come corridore agonistico: iniziò a correre con le vetture Isotta Fraschini e ottenne numerosi titoli in gare di notevole importanza per l'epoca come il Mugello, l'Aosta-Gran San Bernardo e la Susa-Moncenisio.

IL TRIDENTE. La prima automobile interamente Maserati fu fabbricata nel 1926 e si chiamò Tipo 26. Su questa vettura apparve per la prima volta il suo simbolo: un tridente stilizzato ripreso dalla fontana del Nettuno di Bologna, disegnato da Mario Maserati, l'unico dei fratelli che alle automobili aveva preferito la carriera artistica.

IL DEBUTTO NEL MOTORSPORT. La Tipo 26, guidata da Alfieri Maserati, prese parte alla Targa Florio nel 1926 e conquistò il primo posto nella classe fino a 1,5 litri. La prima vittoria ufficiale nei Grand Prix risale al GP di Tripoli 1927 con Ernesto Maserati. Trionfi storici anche quelli nella 1000 km di Buenos Aires e del Nürburgring.

DA BOLOGNA A MODENA. Negli Anni '30 inizia però una nuova fase imprenditoriale: il 1 maggio 1937 Adolfo Orsi, imprenditore modenese, acquista l'azienda dai fratelli Maserati. Il 1° settembre del 1939 l'azienda si trasferisce ufficialmente da Bologna a Modena negli stabilimenti di viale Ciro Menotti, 322.

INDIANAPOLIS. Nel 1939, Wilbur Shaw, al volante della Boyle Special 8 CTF vince la Indianapolis 500 a una velocità media di 185,131 km/h. E ripete l'anno dopo (ad una velocità media di 183,911 km/h).

SALONE DI GINEVRA. Nel 1947 la A6 1500 viene presentata al Salone di Ginevra. Disegnata da Pininfarina, la vettura prende il nome da Alfieri e dal numero di cilindri. È la prima Maserati destinata all'uso quotidiano piuttosto che alle competizioni, ed è un enorme successo.

FORMULA 1. La Maserati ha partecipato con una propria scuderia al Campionato mondiale di Formula 1 dalla prima edizione del 1950 a quella del 1960.

I DUE MONDIALI. Nella sua avventura in F1 la Maserati ha vinto 9 Gran Premi e due titoli mondiali piloti con Juan Manuel Fangio nel 1954 (l'argentino corse però la maggior parte delle gare con la Mercedes) e 1957.

L'ADDIO ALLE GARE. Nello stesso 1957 una serie di difficoltà finanziarie costrinsero la casa al ritiro ufficiale dalle competizioni: l'ultima apparizione in versione monoposto nella classe regina del motorsport fu nel 1958 con Maria Teresa De Filippis, la prima donna a qualificarsi per un Gran Premio a bordo di una 250F.

MASERATI SEBRING. Nonostante l'abbandono delle corse, nacque da un progetto dell'ingegnere Giulio Alfieri la Tipo 60, nota anche come "Birdcage" (gabbia d'uccello). Non partecipò ufficialmente alle gare, ma venne utilizzata dalle scuderie più prestigiose riportando importanti vittorie. La Maserati fornì inoltre per qualche anno i suoi motori V12 3000 cm³ alle vetture della Cooper, nelle stagioni di Formula 1 dal 1966 al 1969, ottenendo un paio di vittorie.

GHIBLI. Nel 1966 il primo modello disegnato da Giorgetto Giugiaro, presentato al Salone dell'Automobile di Torino.

MASERATI BORA. Nel 1971 un altro capolavoro di Giugiaro, presentato al Salone di Ginevra.

LA BITURBO. Una nuova automobile fa il suo ingresso negli anni '80: la Maserati Biturbo. Bella ed estremamente potente, la 6 cilindri da 1.996 cc e due compressori può raggiungere velocità pari a 215 km/h.
UNA MASERATI PER PERTINI. Negli anni '80 il presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, sceglie la Quattroporte III come auto presidenziale.

LA FUSIONE CON LA FERRARI. Nel 1993 si realizza l'impensabile: due rivali storici, il Tridente e il Cavallino Rampante uniscono le proprie forze. Si arriva così alla 3200 GT del 1998, una coupé disegnata da Giugiaro con motore Ferrari, presentata al Salone di Parigi. Da questa auto prende vita anche la Spider, il modello che segnerà il ritorno di Maserati negli Stati Uniti.

IL RITORNO ALLE CORSE. L'esperienza più recente nelle corse è quella nel Campionato FIA GT, dal 2004 al 2010. In quel periodo, l'inedita MC12 riuscì a vincere 22 gare (compresi 3 successi nella 24 Ore di Spa), e a conquistare 14 titoli nei campionati Costruttori, Piloti e Team.

IL CENTENARIO. Tanti gli eventi per i 100 anni del Tridente, nel 2014. La Ferrari ha organizzato presso il proprio Museo la mostra: "Maserati 100 - A Century of Pure Italian Luxury Sports Cars", ma l'intero anno è stato segnato da numerose iniziative, festeggiamenti ed eventi.

LA FORMULA E. Un ritorno in pista, quello che verrà concretizzato nel 2023, che rinnova l'anima agonistica che è parte integrante del DNA Maserati, caratterizzato da sempre da uno spirito di pura competizione. Le monoposto Gen3 disporranno, a differenza delle attuali, di due motori elettrici, uno anteriore da 250 kW (solo per la frenata rigenerativa) e uno posteriore da 350 kW, e dunque combinandoli sarà possibile ottenere recupero di energia fino a 600 kW.
Ufficiale, la Maserati torna alle corse: dal 2023 in Formula E