Formula E, finalmente Porsche: Werhlein vince a Città del Messico

FORMULA E

Massimo Discenza

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Nel Round 3 la casa tedesca vince il suo primo E-Prix e fa doppietta con Werhlein e Lotterer. Mortara, quindi, rafforza la leadership in classifica. Ritiro per uno sfortunato Giovinazzi. Prossimi appuntamenti a Roma, il 9 e 10 aprile

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Esattamente sessanta anni fa, la Porsche vinse il suo primo Gran Premio in Formula 1, grazie a Dan Gurney che trionfò in Francia, a Rouen. Sei decenni più tardi, la casa tedesca ha festeggiato il compleanno di quel successo inondando di champagne il podio di Città del Messico, con la doppietta Werhlein-Lotterer nel Round 3 della stagione di Formula E. E’ la prima vittoria Porsche nel mondiale elettrico, in cui era sbarcata nel 2019 e dove aveva ottenuto, fino a sabato, tre secondi posti, tutti con Lotterer.

Vittoria di squadra

Una vittoria costruita su una perfetta gestione della gara nel momento centrale, quando il muretto Porsche è stato abile nella gestione dei consumi. Scattato dalla pole, Wehrlein (un passato in Formula 1 con Manor e Sauber, dove dovette lasciare spazio a Leclerc, per poi diventare collaudatore Mercedes e Ferrari) prima ha lasciato passare i suoi avversari più agguerriti (nell’ordine Mortara, che ha guidato la gara a lungo, Vergne e Da Costa), per poi infilarli inesorabilmente uno a uno. Ripreso il pieno comando della gara, il duo Porsche non l’ha più mollato: il finale è stato gestito con grande prudenza per non restare a secco. A Vergne è rimasto il gradino meno nobile del podio, con un distacco che parla da solo: 9 secondi dalle Porsche. Da Costa subito dietro, quarto, mentre Edo Mortara è stato bravo a gestire le risorse per portare a casa un quinto posto che gli consente di rafforzare la leadership in campionato. L’italo-svizzero di Venturi ha vinto, seppure di un soffio, la sfida a distanza con De Vries, sesto e ora a cinque punti in classifica da Mortara mentre Wehrlein e Lotterer, grazie al pieno di Città del Messico, si sono riavvicinati, a meno 8 da De Vries. Alle spalle dei due piloti Porsche ci sono Vandoorne, fermo a quota 28, e il rientrante Vergne, a 27.

Giovinazzi sfortunato

Con questa classifica si arriverà al doppio appuntamento di Roma, il 9 e 10 aprile. Davanti ci sono quasi due mesi per lavorare sugli assetti e, soprattutto, provare a inventarsi qualcosa per gestire al meglio i consumi e salvaguardare lo spettacolo. Sulle strade dell’EUR ci aspettiamo di trovare un Antonio Giovinazzi più a suo agio rispetto alle prime uscite. In Messico gli è toccato il ritiro per un en-plein con la sfortuna: partito dalla 19^ posizione, è risalito fino alla 16^ prima di forare. Dopo il rientro, altri problemi tecnici lo hanno costretto al ritiro. Chissà che l’aria di Roma non possa, finalmente, ispirarlo per il salto di qualità.