
Indycar Series 2022, 10 cose da sapere. E nel weekend si corre a Long Beach (diretta Sky)
Nel Super Race Weekend di Sky Sport si inserisce anche la NTT IndyCar Series, impegnata nel magnifico circuito di Long Beach. Appuntamento domenica 10 aprile alle ore 21:30. Andiamo a scoprire cosa rende davvero speciale e unica questa categoria
di Matteo Pittaccio

IL CALENDARIO - l’IndyCar Series quest’anno corre 17 gare alternando circuiti permanenti, cittadini e gli ovali. Nei tracciati permanenti, nei cittadini e negli ovali brevi Dallara mette a disposizione un kit aerodinamico ad alto carico mentre negli ovali superiori al miglio e mezzo di lunghezza le vetture gareggiano con il setup a basso carico denominato “Speedway” (Texas e Indianapolis). Le differenze tra i due pacchetti aerodinamici si notano ad occhio nudo siccome i profili “Speedway” sono molto più sottili

2. DALLARA - L'azienda di Gian Paolo Dallara con sede a Varano de’ Melegari è fortemente legata alla IndyCar .Quest’anno festeggia il 50° anniversario della fondazione ed è alla 25^ stagione consecutiva in IndyCar. Dal 1997 in poi Dallara ha costantemente fatto parte della serie sviluppando ben 8 monoposto, dalla IR7 del ’97 alla IR-18 aggiornata nel 2020 con l’inserimento dell’aeroscreen. La partnership esclusiva tra IndyCar e Dallara è iniziata nel 2008 e nei prossimi anni è previsto il debutto del nuovo telaio, che andrà a unirsi ai motori ibridi del 2024

3. MOTORI - A proposito di motori, le Dallara IR-18 sono spinte da unità V6 2,2 litri bi-turbo capaci di erogare tra i 550 ed i 700 cavalli. A seconda della tipologia di pista in cui si corre gli ingegneri Honda e Chevrolet, aziende che forniscono i motori, regolano la pressione del boost del turbo in modo tale da rispettare le richieste del regolamento. Nei superspeedways si devono rispettare i 1300 mbar mentre negli ovali brevi, a Indianapolis e nei circuiti cittadini e stradali la pressione massima del boost è fissata a 1500 mbar.

4. PUSH TO PASS - Il sistema Push-To-Pass è uno degli elementi più affascinanti dell’IndyCar Series. Si tratta di un sistema a tempo limitato che aumenta la pressione del turbo a 1650 mbar. Quando attivato dal pilota la potenza può toccare i 700 cavalli ma attenzione, c’è un tempo limite che va dai 150 ai 200 secondi in base alla tipologia di pista. Questo sistema permette sia di difendersi sia di attaccare, sta al pilota decidere quando e come usarlo anche in base alla gestione del carburante. Il Push-To-Pass non è presente nelle gare corse sugli ovali.

5. SISTEMA DI PUNTEGGIO - Tutti i piloti iscritti alle gare prendono punti con il vincitore che ne porta a casa 50 , il secondo 40, il terzo 35 e via dicendo. Dalla 25^ posizione in poi vengono assegnati almeno 5punti. Da non dimenticare i punti extra: 1 per chi fa la pole, uno per chi completa almeno un giro al primo posto e ben 2 per chi porta a casa il maggior numero di giri in testa. La 500 Miglia di Indianapolis assegna punti doppi in gara e 9 al poleman. il sistema di punteggio dedicato ai piloti viene utilizzato anche per la classifica costruttori.

6. LO SPOTTER - Quando citiamo lo Spotter parliamo di uno dei ruoli più importanti all’interno di una squadra. Lo Spotter, infatti, viene impiegato nelle gare ovali per aiutare il pilota a capire cosa stia succedendo attorno a lui, specialmente per segnalare la posizione delle auto avversarie. In occasione della Indy500 sono richiesti due Spotter per via della grandezza del circuito mentre nelle altre gare (Texas, Iowa, Gateway) il regolamento ne prevede uno.

7. QUALIFICHE - Su piste cittadine e permanenti c'è il format delle 3 sessioni: Q1, Q2 e Q3. La Q1 è divisa in 2 gruppi per evitare traffico. I migliori 12 passano alla Q2 (o Fast12). Chi partecipa al gruppo 1 parte nelle posizioni dispari, quelli inseriti nel gruppo 2 ottengono le posizioni pari. Nella seconda sessione vengono stabilite le posizioni dalla 7^ alla 12^ con i migliori 6 del turno che accedono alla Q3 (Fast6) per la pole. Sugli ovali si scende in pista una alla volta. L’ordine di qualifica è invertito rispetto ai punti con cui si arriva al weekend.

8. CAUSARE BANDIERE GIALLE O ROSSE IN QUALIFICA - Una delle regole più importanti riguarda il causare una bandiera, gialla o rossa, durante una sessione di qualifica. Se un pilota provoca una bandiera rossa, la direzione gara annulla i due migliori tempi della sessione. Se, invece, un pilota causa una bandiera gialla che impedisce agli altri di migliorarsi, la direzione gara provvederà a cancellare il suo miglior tempo. Per quanto riguarda la Q3 (Fast6), provocare una bandiera gialla significa perdere tutti i tempi del turno.

9. PIT STOP - Sono 11 gli addetti che si occupano del pit stop tra regolazioni dell’ala anteriore, assistenti al rifornimento ed al cambio gomme, segnalatori della piazzola e addetti all’airjack, il sistema che solleva la vettura per consentire la sostituzione degli pneumatici. Una buona sosta ai box dura in media otto secondi. Ricordiamo che durante il regime di Full Course Caution (pace car) la pit road rimanga chiusa fino alla comunicazione dell’apertura confermata da Kyle Novak, attuale direttore di gara.

10. DOPPIATI - Il regolamento non obbliga i piloti doppiati a lasciar passare coloro che, invece, siano a pieni giri. Il significato della bandiera blu è diverso rispetto all'Europa. La stessa bandiera è usata per segnalare al pilota più lento che uno più veloce sta cercando di superarlo. L'articolo 7.2.5.1 obbliga un doppiato a lasciar passare un’auto più veloce nel caso in cui la bandiera blu sia esposta dal commissario in prossimità del traguardo. In questo caso il direttore gara può disabilitare il Push-To-Pass dell’auto che sta per essere doppiata ancora.