Wrc in Africa: il rally del Kenya, un safari con l'insidia "fesh fesh"

WRC

Gabriele Cogni

FOTO da @OfficialWRC - Twitter

Il WRC sbarca in Kenya per l’avventura Safari. Una gara leggendaria, una sfida unica, in un contesto selvaggio. Tra le principali insidie, i tratti con fondo duro e roccioso che si alterneranno a quelli morbidi e sabbiosi, questi ultimi noti con il nome "fesh-fesh".  Vivi l’evento più affascinante del Mondiale Rally live su Sky Sport

Safari è sinonimo di rally. Rappresenta la magia e la storia del WRC e per questo ne è diventato icona. Nato nel 1953 per celebrare l’incoronazione della Regina Elisabetta II, è entrato a far parte della serie iridata nel 1973 dove è subito diventato celebre per la sua difficoltà. Condizioni atmosferiche tanto variabili quanto estreme, abbinate ad oltre 5000 chilometri di gara, rendevano il semplice arrivo al traguardo un’impresa. Solo nel 1996 l’organizzazione è passata ad una tipica gestione con prove speciali, dopo decenni in cui la gara è stata svolta su strade aperte al pubblico. Una scelta che non lo ha comunque reso meno sfidante dato che, fino al 2002, ha mantenuto un programma da oltre 1.000 chilometri di tratti cronometrati. Poi, dal 2003, un’improvvisa separazione dal WRC che non ha però leso quella magnetica attrazione tra il Safari e la massima serie. Un richiamo che si è fatto sempre più forte e che ha riportato (lo scorso anno) il WRC a casa: in Kenya, per scrivere altre pagine di storia del Safari e quindi dei rally.

Variabile "fesh fesh"

Questo weekend i protagonisti del WRC dovranno affrontare una vera e propria avventura, dove l’incredibile variabilità delle condizioni rappresenterà una sfida nella sfida. Tratti con fondo duro e roccioso si alterneranno a quelli morbidi e sabbiosi, questi ultimi così insidiosi da diventare celebri con il nome “fesh-fesh”. Ci sarà poi la variabile meteo, con forti temporali che possono arrivare a togliere completamente la visibilità e a trasformare la terra in una poltiglia con zero aderenza. Il tutto condito da possibili avvistamenti (e attraversamenti!) dei grandi mammiferi che popolano questa meravigliosa savana. Il tutto inserito in un programma simile a quello visto dodici mesi fa. Diciannove prove speciali per un totale di 363,44 km di tratti cronometrati. Il Parco Assistenza sarà situato nella suggestiva location del Kenya Wildlife Training Institute, sulle rive del lago Naivasha. Dopo il bagno di folla a Nairobi e la prova spettacolo di Kasarani di giovedì sera, si tornerà sulle sponde del lago Naivasha per disputare le tappe di venerdì e domenica. Sabato invece, le prove speciali saranno più a nord, nelle vicinanze del lago Elmenteita.

Tornano Loeb e Ogier

Loeb torna in Kenya dopo 20 anni. Un’eternità, che testimonia la longevità del pilota e la purezza del suo talento. Lo fa con nove titoli mondiali in più appuntati sul petto e dopo un avvio di stagione che lo ha visto trionfare a Montecarlo e primeggiare in Portogallo (prima del ritiro). Potrà contare sulla sua enorme esperienza e su una Puma Rally1 apparsa veloce e affidabile sin qui. Insomma, c’è da scommettere che anche nella savana keniota il “Cannibale” sarà della partita. Insieme a lui rivedremo all’opera anche Séb Ogier. Il francese guiderà la terza Yaris Rally1 come da programma di avvicendamento con Esapekka Lappi. Il campione del mondo in carica, vincitore qui lo scorso anno grazie ad una gara estremamente tattica ed intelligente, vuole riscattare un inizio di stagione sfortunato tornando sul gradino più alto del podio. Leggende nella leggenda: chi avrà la meglio?

Rovanpera in formato Sardegna 

Se è vero che Loeb e Ogier penseranno solo alla gara (hanno programmi part-time e non puntano al titolo), discorso diverso vale per gli habitué della serie iridata.

A cominciare da Kalle Rovanpera, che con ogni probabilità disputerà un’altra gara intelligente come quella fatta in Sardegna. Sull’isola dei Quattro Mori, infatti, il talento di Toyota si è limitato a controllare gli avversari più diretti: una tattica che gli ha consentito di aumentare a 55 punti il suo vantaggio su Neuville nella classifica piloti, nonostante abbia chiuso “solo” quinto in gara. Facile a dirsi, difficile a farsi. Le insidie del Safari sono tante e anche Kalle dovrà faticare per portare la vettura all’arrivo senza guai. Per i suoi avversari sarà invece l’ennesima occasione per tentare di recuperare punti e cercare di riaprire un campionato attualmente nelle mani della Toyota Yaris numero 69.

Il Safari Rally Kenya LIVE su Sky Sport Action (canale 206)

  • Giovedì 23 giugno - ore 13:00 – PS 1 “Super Special Kasarani”
  • Sabato 25 giugno · ore 08:00 – PS 8 “Soysambu 1” · ore 14:00 – PS 11 “Soysambu 2”
  • Domenica 26 giugno - ore 09:00 – PS 16 “Hell's Gate 1” - ore 13:00 – PS 19 [Power Stage] “Hell's Gate 2”