Indycar, Newgarden batte tutti nello sprint finale

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Matteo Pittaccio

Team Penske - Twitter

Il Team Penske entra nella Victory Lane della INDYCAR con Josef Newgarden, al terzo successo nell’ovale del Texas. Le battaglie spettacolari hanno reso emozionante tutta la gara, chiusa dietro alla pace car per l’incidente di Grosjean

NEWGARDEN, IL PILOTA AMERICANO PER ECCELLENZA

Josef Newgarden trionfa in Texas al termine di una gara ad altissima intensità, combattuta fino alle ultime miglia tra sorpassi e manovre al limite grazie alle quali è nata una delle più belle edizioni della corsa di Fort Worth. A decretare la fine del secondo appuntamento stagionale della NTT INDYCAR Series è stato l’incidente di Romain Grosjean, toccatosi nella seconda curva con David Malukas a due giri dalla fine mentre i due si contendevano la quarta posizione. E proprio nel momento in cui la bandiera gialla ha neutralizzato la gara, Newgarden è riuscito a conservare il primo posto dopo aver lottato duramente con Pato O’Ward, giunto ancora una volta ad un passo dalla vittoria. Il messicano di Arrow McLaren ha messo in mostra un passo mostruoso, doppiando tutti ad eccezione di Newgarden fino al momento in cui la pace car è stata chiamata in causa per l’incidente di Felix Rosenqvist (poleman), a muro in curva quattro alla fine del 179° giro. In occasione della caution O’Ward e Newgarden hanno effettuato la terza sosta permettendo a Dixon, Grosjean, Malukas, McLaughlin e Herta di tornare a pieni giri e, di conseguenza, in lotta per la vittoria.

Il consumo carburante

Una volta ripartiti, i piloti di testa hanno dovuto controllare minuziosamente il consumo carburante, alzando decisamente i tempi per provare ad evitare lo splash&go a pochi giri dalla fine. Tutti, O’Ward e Newgarden in primis, sono stati impegnati a gestire il bioetanolo, fattore che non ha consentito ad alcuni piloti di prendere il largo come successo nella prima fase di gara. I dubbi sul carburante sono venuti meno quando prima Sting Ray Robb e poi Graham Rahal e Devlin DeFrancesco sono finiti a muro, provocando la terza e quarta caution della corsa. Nello stop causato da Robb (giro 2010) si sono fermati ai box Pato O’Ward e Josef Newgarden mentre nella caution necessaria a pulire la pista dopo l’incidente tra Rahal e DeFrancesco la pit road ha accolto Scott Dixon e Scott McLaughlin. Palou, Malukas e Herta, invece, sono rimasti fermi a quota quattro soste, sperando di poter raggiungere il traguardo senza preoccuparsi troppo del carburante.

Quarto posto per Malukas

Dal momento in cui la gara è ripartita – giro 238 – i sette piloti a pieni giri hanno regalato emozioni a ripetizione, percorrendo più passaggi l’uno di fianco all’altro. Purtroppo, l’esito non è stato dei migliori e la PPG 375 si è conclusa alle spalle della pace car per il già citato incidente scaturito dal leggero ma catastrofico contatto tra Grosjean e Malukas. E così Newgarden batte O’Ward al termine di un confronto magnifico, conquistando la 26esima vittoria in carriera, a pari merito con Rodger Ward. A seguire le Dallara del Team Penske e di Arrow McLaren troviamo la IR-18 Honda Chip Ganassi Racing di Alex Palou, salito sul podio e, a detta sua, autore della miglior gara corsa in un ovale dall’inizio della carriera in INDYCAR. Grandioso quarto posto per David Malukas (Dale Coyne-HMD), transitato sotto la bandiera a scacchi con un bel sorriso sotto il casco per aver battuto Scott Dixon (Chip Ganassi) e Scott McLaughlin (Team Penske. Colton Herta (Andretti Autosport), invece, esce da Fort Worth con il settimo posto tra le mani, l’ultima posizione a pieni giri prima di incontrare Marcus Ericsson, ottavo ad una tornata di ritardo dal vincitore. Ottima la prova di Callum Ilott, che regala a Juncos Hollinger Racing un piazzamento tra i primi dieci classificati artigliando la nona posizione, appena davanti ad un sorprendente Hélio Castroneves (Meyer Shank Racing), in rimonta dalla 21esima posizione ottenuta in qualifica. Il brasiliano ha approfittato delle varie neutralizzazioni per mettere in mostra la propria solidità, precedendo Rinus VeeKay (Ed Carpenter Racing) e uno splendido Agustin Canapino (Juncos Hollinger Racing), prossimo alla top10 da esordiente negli ovali.

La nuova classifica

Quella del Texas è stata una gara tutt’altro che positiva per Will Power, sceso di numerose posizioni dopo una prima parte trascorsa tra il settimo ed ottavo posto. Da quel che è sembrato (si attendono conferme) il campione in carica ha sofferto dei problemi tecnici che gli hanno impedito di mostrare il proprio valore. Anche per Alexander Rossi la PPG 375 si è trasformata in una grande delusione derivata dall’unsafe release che ha comportato il testacoda di Kyle Kirkwood in pit road. Il contatto tra le due auto ha causato il danneggiamento del braccetto anteriore destro di Rossi, poi penalizzato con un drive through. Questo episodio è nato dalla caution dovuta a Takuma Sato, alla prima corsa da pilota part-time con Ganassi. Il giapponese, partito sesto, ha sbattuto contro il muro di curva due (giro 48) tentando di passare Power – doppiato – all’esterno, raccogliendo lo sporco e impattando sulle Safer Barriers. L’incidente ha dato il via al primo giro di pit stop, svolto sotto bandiera gialla, nel quale Rossi e Kirkwood si sono toccati. La nuova classifica vede in testa Pato O’Ward con 82 punti, sette lunghezze davanti a Marcus Ericsson. Con la vittoria odierna Newgarden sale in quarta posizione con 66 punti, ad una distanza dal terzo posto di Scott Dixon. Superato il round del Texas, la NTT INDYCAR va in pausa per due settimane per poi tornare in pista a Long Beach il 14-16 aprile.