Indycar, GP Detroit: Palou incontenibile, vittoria davanti a Power e Rosenqvist

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Matteo Pittaccio

Chip Ganassi - Twitter

Il nuovo cittadino di Detroit offre una gara spettacolare. Palou domina ma non mancano i brividi. Secondo posto per Power, Rosenqvist sul podio battendo Dixon e Rossi. A muro Grosjean, tradito dalla sospensione.

Un inarrestabile Alex Palou ha stravinto la 26esima edizione del Gran Premio di Detroit, settima tappa della INDYCAR Series 2023. Il catalano è partito dalla Pole Position, ha comandato per 74 giri sui 100 in programma e ha regolato Will Power, secondo, allungando in campionato. Sesta vittoria in carriera per il catalano, in forma smagliante nell’ultimo mese tra la vittoria dell’Indy GP, la Pole della Indy500 – chiusa al quarto posto dopo il contatto in pit road causato da VeeKay – e il dominio di Detroit. Come detto, l’unico pilota ad impensierire lo spagnolo di Chip Ganassi Racing è stato Will Power, salito al primo posto nella ripartenza del 55° giro, quando la pace car è rientrata ai box dopo ben dodici giri di neutralizzazioni dovute agli incidenti di Pato O’Ward (curva 9), il lungo di Sting Ray Robb e, infine, l’incredibile incidente di Graham Rahal e Benjamin Pedersen, a muro in curva 1 in pieno regime di caution. Terminata questa lunga pausa, Power ha sfruttato le gomme morbide per andare all’attacco di Palou, riuscendo nel sorpasso in curva 3 ma dovendo piegarsi nuovamente allo spagnolo quando le gomme dure del numero 10 di Ganassi hanno preso il sopravvento.

 

Power ha poi provato a sfruttare le neutralizzazioni dei giri 82 (Grosjean a muro in curva 4 per un problema alla sospensione), 87 (Malukas ritirato in curva 9 prima della ripartenza) e 92 (fuori pista di Ferrucci e Robb) per superare Palou, ma nell’ultima ripartenza è stato toccato da Scott Dixon in curva 3, rischiando il cappottamento e perdendo posizioni. Mentre Palou si è avviato verso il secondo successo stagionale, Power ha approfittato delle battaglie tra Rosenqvist, Rossi e Dixon per ritornare al secondo posto, chiudendo la gara ad un secondo da Palou.

 

Nei giri finali, dunque, lo spettacolo non è mancato, con la Arrow McLaren di Felix Rosenqvist giunta sul traguardo al terzo posto dopo un intenso duello con il compagno Alexander Rossi (5°), spinto contro il muro in curva 3 e immediatamente superato da Scott Dixon, quarto a fine gara. Una delle storie più incredibili e sorprendenti è quella di Kyle Kirkwood, classificatosi al sesto posto nonostante il turbolento inizio. In partenza, infatti, Kirkwood è stato tamponato da Callum Ilott, subito fuori gara. Rientrato ai box, Kirkwood è ripartito con una nuova ala posteriore, approfittando delle caution di metà corsa per ritornare in top10 e chiudere il GP di Detroit al sesto posto, quattro decimi avanti a Scott McLaughlin, autore di un gran controllo dopo il contatto con Grosjean in curva 1 (giro 69) mentre il francese usciva dai box.

 

Alle spalle di McLaughlin si è classificato Marcus Armstrong, miglior debuttante, seguito ad un secondo e mezzo da Marcus Ericsson, il primo a fermarsi ai box (giro 16) avendo sofferto una pesante usura delle gomme morbide. Decimo Josef Newgarden, fresco vincitore della Indy500, mentre al di là della Top10 troviamo Colton Herta, per metà gara in pista con l’ala anteriore danneggiata da un contatto con uno stoico Agustin Canapino, quattordicesimo alla settima gara in INDYCAR. Tra Herta e Canapino si sono posizionati Devlin DeFrancesco e Simon Pagenaud, a lungo protagonisti di una lotta al limite, non proprio apprezzata dal transalpino. A proposito di francesi, poco da fare per Romain Gorsjean, sceso dalla macchina al giro 82 a causa di un danno alla sospensione, a detta dello stesso pilota rotta in percorrenza della quarta curva.

 

Chiudiamo con la classifica piloti, nella quale Palou sale a quota 273 avendo raccolto tutti i 54 punti a disposizioni, compresi quelli dei giri in testa alla corsa. Lo spagnolo allunga in classifica, vantando 51 punti di margine su Ericsson, 70 su Newgarden, 79 su Dixon e 82 su O'Ward. Prossimo appuntamento a Road America (Wisconsin) il 16-18 giugno.