Indycar 2023, Newgarden re dell’Iowa: l'americano vince anche in gara 2

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photo: Penske Entertainment - Trevis Hinkle
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Nell’ovale dell’Iowa va in scena l’assolo di Josef Newgarden, che bissa la vittoria di Gara 1 con un ancor più spettacolare successo nella corsa della domenica. Salgono sul podio Power e Palou, che vede il vantaggio su Newgarden scendere da 126 a 80 punti

Le tre neutralizzazioni ed una gara più caotica rispetto alla prima manche non sono bastate a fermare Josef Newgarden, che in Iowa ha fatto doppietta ottenendo il 4° successo stagionale ed il 29° in carriera. Eguagliando il 4 volte vincitore della Indy500 Rick Mears, il pilota del Team Penske non ha lasciato speranze agli avversari, rimontando dal 7° posto ottenuto nelle qualifiche e balzando in testa nel corso del 31° giro grazie al doppio sorpasso sui compagni Will Power e Scott McLaughlin, beffati in un solo colpo dal due volte campione IndyCar. Rispetto alla gara del sabato, svoltasi sempre sulla distanza di 250 giri, Newgarden ha dovuto faticare maggiormente. Dall’unica caution della prima manche si è passati alle tre di Gara 2, causate dal contatto con il muro di Agustin Canapino (giro 87), dalla ruota persa da Sting Ray Robb dopo il pit stop del 156° giro (bravi e fortunati tutti ad evitare lo pneumatico) e, infine, dall’incidente di Ryan Hunter-Reay, appoggiatosi contro le barriere in curva 4 a dieci giri dalla fine. In quest’ultimo frangente la direzione gara ha deciso di non aprire la pit road ai piloti a pieni giri, lasciando aperti i box solo per i piloti doppiati. Scelta, questa, fatta per risparmiare tempo ed evitare un finale alle spalle della Pace Car. In questo modo, Newgarden si è ritrovato costretto a spingere negli ultimi tre giri, dimostrandosi ancora una volta perfetto nell’allungare sugli avversari. Una volta raccolta la bandiera a scacchi, Newgarden ha potuto festeggiare il trionfo back-to-back nel doppio round dell’Iowa, raggiungendo le 4 vittorie del leader del campionato Alex Palou. E proprio lo spagnolo ha ritrovato nella Gara 2 di Newton un ottimo per rifarsi dall’evento del sabato, corso in difesa a causa di un feeling non eccezionale. Al volante della Dallara-Honda di Chip Ganassi Racing, lo spagnolo è stato autore di una grande ripartenza nel finale, chiudendo al 3° posto alle spalle del campione in carica Will Power, il cui 2° posto permette a Penske di celebrare la seconda doppietta consecutiva. Chi, invece, ci ha rimesso nella ripartenza finale è stato il duo Felix Rosenqvist-Scott McLaughlin. I due sono ripartiti al secondo e quarto posto, ma negli ultimi ed infuocati tre giri non hanno né attaccato la vetta né artigliato il podio. Tra i due l’ha spuntata Rosenqvist (4°), felice del passo in avanti rispetto a Gara 1 ma un po’ frustrato per il mancato podio. McLaughlin, invece, ha chiuso la corsa al 5° posto venendo superato nelle miglia finali da Scott Dixon, Colton Herta e David Malukas, indietro di un giro ma più veloci per via delle gomme nuove montate nell’ultima caution. Doppio sesto posto, dunque, per Dixon, capace di tenere a bada Colton Herta e David Malukas, 8° davanti a Marcus Ericsson. Grande delusione per Pato O’Ward, solamente 10° al termine di una corsa che ha visto il messicano faticare molto con il bilanciamento della vettura, al contrario di quanto successo in Gara 1 (terminata al 3° posto). Kyle Kirkwood, 11°, non è riuscito a replicare la Top10 del sabato, precedendo il compagno Romain Grosjean, Christian Lundgaard e Callum Ilott (14°), il primo pilota ad essere doppiato due volte. L’inglese di Juncos Hollinger Racing è comunque riuscito a ottenere 16 punti molto utili, battendo Alexander Rossi, Hélio Castroneves, Conor Daly e Rinus VeeKay, 18° classificato ed ultimo pilota con meno di 3 giri di ritardo dal leader. Prima di passare alla classifica piloti, segnaliamo due squalifiche: la prima per Sting Ray Robb, squalificato dopo esser tornato in pista con la ruota posteriore sinistra non avvitata; la seconda per Benjamin Pedersen, costretto a fermarsi perché non sufficientemente veloce, la stessa sorte che toccò ad Alesi nella Indy500 del 2012. Tra due settimane la NTT INDYCAR Series torna in pista nel circuito cittadino di Nashville, casa di un Newgarden che dopo le due vittorie consecutive si ritrova a 80 punti di distanza dal leader Alex Palou (477 vs 397). La corsa per il titolo sembrerebbe isolarsi a questi due protagonisti, poiché Scott Dixon ha un ritardo di 120 lunghezze. Ancor più lontano Ericsson, a 147 punti dalla vetta e con un punto di vantaggio su McLaughlin e O’Ward, entrambi a quota 329.

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