Rally Croazia: Neuville ed Evans sbagliano, vince Ogier. I risultati

WRC CROAZIA

Gabriele Cogni

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I due contendenti al titolo hanno compromesso la loro gara mentre erano in lotta per la vittoria. Ne ha approfittato Ogier, che fa suo il Rally di Croazia per la seconda volta

Dopo due giorni ad inseguire il duo di testa, Sébastien Ogier ha conquistato il Rally di Croazia sfruttando i gravi errori commessi sia da Thierry Neuville che da Elfyn Evans, sulla seconda prova domenicale. Dopo aver duellato sin dalla prima tappa di venerdì, Neuville ed Evans sono arrivati alla fatidica PS18 separati da soli 2,6 secondi. Una prova - la “Zagorska Sela – Kumrovec” - estremamente tecnica e difficile, dove la sede stradale strettissima e i tanti tagli non lasciavano spazio a sbavature. I due, in lotta sul filo dei decimi e costretti a percorrere la prova in condizioni sfavorevoli, si sono resi protagonisti di due escursioni che hanno consegnato la leadership nelle mani di Ogier con due prove ancora da disputare. Il primo in ordine di tempo a commettere l’errore è stato Evans, che ha fatto un testacoda su una curva a destra stretta ricoperta di fango ed ha perso circa 20 secondi nel tentativo di ripartire. Nel frattempo, Neuville è uscito largo su una curva sinistra ed ha colpito un albero con il lato destro della sua Hyundai i20 N Rally1. Il belga è riuscito a continuare nonostante i gravi danni estetici alla vettura, ma è scivolato in terza posizione dopo aver perso 23,3 secondi. E se per il britannico si è trattato di un chiaro errore di guida, il belga recrimina uno sbaglio del suo navigatore Martin Wydaeghe: "C'erano molte curve e, quando ho ricevuto la nota, era troppo tardi. È un peccato perché tutto stava andando secondo i piani" – ha dichiarato Neuville a fine prova.

Poker Toyota in Croazia

Era il 2021 quando il Rally di Croazia è stato inserito nel calendario del WRC e da allora è sempre stato terra di conquista del Toyota Gazoo Racing Team. Al debutto vinse Ogier - con la Yaris in configurazione WRC Plus - per soli 6 decimi di secondo sul compagno di squadra Evans. Nel 2022 fu il turno di Kalle Rovanperä, capace di strappare la vittoria dalle mani di Ott Tanak proprio sull’ultima prova speciale e di regalare a Toyota la prima vittoria su asfalto dell’era ibrida. Lo scorso anno è invece toccato ad Elfyn Evans portare nuovamente la Yaris GR Rally1 sul primo gradino del podio di Zagabria, confermando la supremazia di Toyota sugli asfalti scivolosi dell’est Europa. Dopo una lotta serratissima, anche nel 2024 è suonato l’inno giapponese: vittoria per Ogier, a bissare quella del 2021, con Evans a completare una doppietta importante nella corsa al titolo Costruttori. Ora Toyota comanda con 176 punti, 169 in più di Hyundai.

Il nuovo sistema di punteggio accontenta tutti

È ormai cosa nota che, da quest’anno, nel WRC sia in vigore un nuovo sistema di punteggio. Già alla fine della giornata di sabato vengono assegnati punti ai primi dieci classificati: si va dai 18 punti per il leader fino al punticino per chi chiude la top 10; punti che possono però essere riscossi solo se si conclude la gara. La domenica viene poi redatta una classifica a parte – il Super Sunday - che assegna punti extra ai migliori sette piloti con la logica 7-6-5-4-3-2-1. Punti questi, che si aggiungono al classico sistema di punteggio della Power stage, che assegna punti ai primi cinque classificati dell’ultima prova(5-4-3-2-1). Ecco, in questo scenario di punteggi assai complesso, in Croazia più o meno tutti sono riusciti a mettere una pezza ai propri errori o mancanze. Per Neuville (19), Evans (19) e Fourmaux (13) i punti conquistati sabato sono stati un salvagente visti gli errori commessi la domenica. Viceversa, per Katsuta (15) e Tanak (20), gli scarsi risultati dei primi due giorni di gara sono stati compensati dei buoni punti extra conquistati la domenica. Per il vincitore Ogier 21 punti. Rimandati Mikkelsen e Munster, ancora troppo lontani dai migliori.