Indycar, la gara perfetta di Scott Dixon a Long Beach

Motori
Biagio Maglienti

Biagio Maglienti

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Nella terra per eccellenza del motorsport a stelle e strisce è andato in scena un vero e proprio spettacolo. La gara è stata segnata da un super Dixon che ha sapientemente controllato gomme, bioetanolo e strategia, con una concretezza micidiale

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La gara perfetta esiste e se vuoi provare a metterla in pratica devi scegliere il circuito adatto, il pilota più capace, il team con maggior esperienza e soprattutto quella giornata deve essere veramente quella giusta. E così e’ stato a Long Beach, la terra per eccellenza del motorsport a stelle e strisce, quel circuito cittadino che da sempre ha infiammato la passione per i motori sia per i tifosi sia per i piloti. Non importa se piloti di F1 o di Indycar, l’importante è che all’ombra della Queen Mary, la gemella del Titanic, ormeggiata a fianco al circuito e oggi un Hotel di prestigio, lo spettacolo andasse in scena.

Dixon protagonista

Lo è andato anche nell’ultima gara che ha visto protagonista Scott Dixon, 43 anni di Brisbane, ma americano d’adozione, sei volte campione della categoria, 55 vittorie e soprattutto 346 gran premi disputati. Un’esperienza che ha consentito a Scott di controllare una gara difficile, su un tracciato molto tecnico e soprattutto assieme al team di mettere in atto una strategia a sorpresa in grado di respingere gli attacchi di Newgarden. In più si è verificata anche la concomitanza della giornata giusta. Anche perché a frenare l’attacco di Newgarden che forse non sarebbe comunque riuscito a superare il leader, ci si è messo anche Colton Herta con una tamponata decisamente da ko.

Gigante unico

A dire il vero la gara era già stata segnata da un super Dixon, che ha sapientemente controllato gomme, bioetanolo e strategia, con una concretezza micidiale. Ha saputo sfruttare tutte le carte a suo favore, senza sprecare la minima chance e andando a centrare un successo che lo elegge gigante unico tra i piloti. Sale al secondo posto in classifica e ancora una volta si accredita come uno dei favoriti di questo campionato. Chip Ganassi ringrazia e si coccola il suo “vecchio” campione, inossidabile e concreto. Long Beach anche quest’anno è stata una perla brillantissima in un campionato sempre entusiasmante.