Rally di Grecia, Neuville vince e allunga nel Mondiale

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Gabriele Cogni

In un weekend ricco di colpi di scena, Neuville vince ancora e allunga nel Mondiale. Sordo e Tanak completano la tripletta Hyundai, mentre Ogier esce di strada proprio sull’ultima prova del rally

Il Rally di Grecia ha confermato ancora una volta la sua fama di rally spacca macchine e ci ha regalato un weekend ricco di colpi di scena. Su un terreno di sfida dove strategia e fortuna si fondono, è stato Thierry Neuville ad emergere per primo, nonostante la sua sconveniente posizione di partenza di venerdì. Eppure, la gara ellenica non era iniziata nel migliore dei modi per il leader del campionato, che già venerdì mattina ha lamentato problemi al motore della sua i20 Rally1. In quella fase di gara sembrava che il destino avesse girato le spalle al belga che, oltre ai problemi tecnici, doveva anche incassare la leadership provvisoria del suo rivale numero uno nella corsa al titolo: Sebastien Ogier

Problemi per Ogier

Provvisoria, appunto, visto che il francese ha visto svanire le sue speranze di vittoria già nel pomeriggio a causa della rottura del turbo della sua Yaris. L’otto volte iridato ha così dovuto passare il testimone al rivale-amico Ott Tanak che ha chiuso la prima giornata in testa. Il giudizio della Terra degli Dei ha però presto investito anche l’estone che l’indomani, sulla prima prova della giornata, ha patito una doppia foratura che lo ha fatto crollare in quarta posizione assoluta. Il nuovo leader è quindi diventato Dani Sordo. Lo spagnolo, mai velocissimo ma estremamente concreto, si è così ritrovato davanti a tutti per un paio di prove ma è poi stato a sua volta colpito dalla sfortuna. Una foratura alla posteriore destra sul primo passaggio della temuta "Aghii Theodori" ha costretto Dani a cedere il passo al compagno di team Neuville, per uno scambio di posizioni che sarebbe comunque avvenuto a fine giornata per favorire il belga nella lotta al titolo Piloti. 

Neuville a +38 su Ogier

La domenica ha poi visto Ogier capottare proprio sull’ultima prova mentre stava tentando di prendere più punti possibili anche sulla Power Stage: un ultimo colpo di scena, che ha spianato la strada alla tripletta Hyundai (che porta a 35 i punti di vantaggio su Toyota nel Costruttori). Tra i Piloti, Neuville allunga in testa alla classifica: sono ora 38 i punti di vantaggio su Ogier, 34 sul compagno di team Tanak (vincitore del Super Sunday) che scavalca il francese e si porta in seconda posizione. 

Giochi psicologici

Per capire quanto Ogier creda nella possibilità di conquistare il suo nono titolo basta ascoltare le sue dichiarazioni alla fine della prima giornata di gara quando il francese, ormai attardato a causa dei problemi al turbo, non ha esitato a provare a destabilizzare mentalmente Thierry Neuville con delle dichiarazioni al vetriolo: "Abbiamo dimostrato che il leader del campionato non è così veloce, perché lui era il primo ad aprire la strada e noi eravamo secondi, e gli abbiamo comunque rifilato 45 secondi in quattro prove. Forse dovrebbe smettere di piangere e imparare ad essere veloce anche quando apre la strada". Un altro episodio che evidenzia la rivalità tra francesi e belgi, una provocazione a cui Neuville non ha voluto dare seguito: "Non ho nulla da dire a riguardo". Per come è andata a finire, sembra che Ogier sia caduto nella sua stessa trappola.