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IndyCar 2024: a Nashville Palou è campione per la 3^ volta, vittoria a Herta

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Matteo Pittaccio

fonte: Chip Ganassi Racing - X

Il titolo IndyCar 2024 va ad Alex Palou, che approfitta di un problema alle cinture di Power per afferrare il terzo titolo. Vittoria della gara a Herta davanti a O’Ward e Newgarden

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A Nashville ha vinto Colton Herta, ma dopo la bandiera a scacchi la festa è stata tutta per un Alex Palou che, chiudendo in 11^ posizione, ha conquistato il terzo titolo IndyCar in cinque anni, diventando il primo da Dario Franchitti (2010-2011) a vincere due campionati consecutivi. Una gara che Palou ha potuto correre con relativa tranquillità siccome Power, in svantaggio di 33 punti, ha visto sfumare ogni possibilità di battere lo spagnolo di Chip Ganassi Racing a causa di un problema alle cinture venuto a galla nei primi giri, fatto che ha portato il 43australiano a 5 tornate dal leader. Una sfida, quindi, decisa a pochi minuti dalla bandiera verde, tra la frustrazione di Power e, al contempo, la consapevolezza di un Palou già campione prima della fine della gara. Una gioia immensa per Palou, così come per Ganassi, al 16° titolo nelle ruote scoperte USA.

Colton Herta si è esibito in un magnifico sorpasso 

A sbancare nel ritorno della IndyCar nel Nashville Superspeedway è stato, come detto, Colton Herta, che si è esibito in un magnifico sorpasso a 5 giri dalla fine su Patricio O'Ward approfittando della presenza di Sting Ray Robb tra le prime due curve. Herta ha calcolato alla perfezione una manovra millimetrica, doppiando Robb all'interno e poi superando O'Ward, andato all'esterno, nel rettilineo opposto, involandosi poi verso la nona vittoria in carriera, la prima in un ovale. Un successo che gli ha permette di chiudere l'anno al 2° posto, confermando gli ottimi passi in avanti rispetto al 2023.

Poco da salvare per Scott Dixon

O'Ward si è accontentao del 2° posto, mentre in 3^ posizione è giunto Josef Newgarden, capace di ritornare sul podio nelle battute finali. 4° il poleman Kyle Kirkwood, poi Scott McLaughlin, le cui speranze di vincere il titolo si sono azzerate nel momento in cui Palou ha iniziato la corsa. Buon ritmo per Santino Ferrucci, 6° e per l'undicesima volta in Top10. Marcus Armstrong e Linus Lundqvist, rispettivamente in 7^ e 8^ posizione, sono stati i migliori piloti Ganassi, seguiti da un David Malukas che, arrivando 9°, ha permesso a Meyer Shank di portare anche la #66 nella Top22 della classifica del Leaders Circle, dove le prime 22 auto offrono ai rispettivi team un bonus di 1 milione di dollari. Obiettivo, questo, già raggiunto nelle gare precedenti da Conor Daly, che si è confermato eccellente negli ovali chiudendo al 10° posto, proprio davanti al tri-campione Alex Palou. Poco da salvare, invece, per Scott Dixon, solamente 17° in una pista che in passato gli ha regalato 3 vittorie. Termina con un po' di amarezza anche il rapporto tra Arrow McLaren e Alexander Rossi, sostituito da Christian Lundgaard nel 2025, autore di una strategia che non ha pagato relegando il californiano al 15° posto, appena davanti a Romain Grosjean. 

Tre episodi chiave per i ritirati

Parlando dei ritirati, tre sono stati gli episodi chiave: il primo ha interessato Felix Rosenqvist, a muro per una foratura dell'anteriore destra. Dopodiché, sia Katherine Legge sia Marcus Ericsson hanno perso il controllo nelle ultime due curve, caratterizzate da un avvallamento molto pronunciato, provocando in ambedue i casi delle neutralizzazioni.

Ora una lunga pausa

Chiudendo l'appuntamento di Nashville la IndyCar entra in una lunga pausa, preparandosi però a ripartire il 2 marzo a St. Petersburg con un calendario ancor più serrato. Qualcuno riuscirà a fermare Alex Palou?