Africa Eco Race 2025, domani al via la settimana decisiva con tre italiani davanti a tutti

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In Mauritania, Cerutti e Botturi si giocheranno la vittoria. Il pilota Aprilia: "Mi piacciono le dune". Il rivale: "Sarò pronto ad approfittare di eventuali errori"

GLI HIGHLIGHTS DI SKY SPORT

La prima settimana di gara dell'Africa Eco Race è andata in archivio con la vittoria di Nicolas Charlier nella quinta tappa e il primo posto di Jacopo Cerutti nella generale. Il pilota Aprilia conta 1'30” di vantaggio su Alessandro Botturi e la lotta per la vittoria si ferma a loro due, a meno che non occorrano imprevisti di sorta, che in un rally africano vanno però sempre messi in conto.

L'ultimo stage prima del giorno di riposo d'altronde può essere preso proprio come esempio di tutto quello che può andare al di là delle previsioni: Jacopo Cerutti ha accusato un guasto al sistema Stella e ha dovuto rincorrere Botturi fino a metà speciale senza potere contare sul suo sistema di navigazione. A quel punto la situazione si è complicata ulteriormente: il pilota Yamaha infatti ha commesso un errore di lettura del road book ed è finito a spasso tra le dune, portandosi dietro il campione in carica e Pal Anders Ullevalseter. I tre hanno perso più di tre quarti d'ora per ritrovare la rotta e bravo è stato Nicolas Charlier ad approfittarne, scegliendo la traccia in autonomia e vincendo la speciale. 

Alle sue spalle hanno concluso Francesco Montanari (Aprilia) e Massimiliano Guerrini (Husqvarna). Peccato per Marco Menichini: il terzo pilota Aprilia ha patito un guasto alla pompa della benzina, quando a pochi chilometri dall'arrivo si stava giocando la vittoria con Charlier.

Senza scomodare Tomasi di Lampedusa, davvero tutto è cambiato perché nulla cambiasse, con Cerutti che è riuscito a riprendere la testa della classifica overall su Botturi e Montanari di nuovo terzo, dopo avere riguadagnato la posizione su Ullevalseter. Il bilancio per l'Italia in questa prima settimana di gara è strepitoso: tre dei nostri portacolori sono davanti a tutti e due moto su tre vengono da Noale. 

Le parole dei protagonisti

Cosa potrà succedere nella seconda parte dell'Africa Eco Race? I protagonisti - dal bivacco di Dakhla, in riva all'oceano- hanno ognuno i propri motivi per essere ottimisti: "Sono contento di andare in Mauritania, amo la sabbia, le dune, sarà dura ma siamo pronti" ha spiegato Cerutti, mentre Botturi si gode il giorno di riposo e scarica la pressione sull'avversario: "Finalmente posso tirare un po' il fiato dopo quattro-cinque giorni con la febbre. Mi aspetta una seconda settimana molto difficile, ma non devo dimostrare niente, l'importante per me è stare lì, pronto ad approfittare di ogni occasione. Peccato per Tarres, manca molto alla squadra. Sono contento per Nicolas che sta facendo una gran gara e sta crescendo molto". Da capire se il belga – ora al sesto posto nella generale- potrà essere d'aiuto alla causa, probabilmente potrà puntare a giocarsi il podio: in Mauritania i trenta minuti che lo separano da Montanari non saranno un'enormità. Dal canto suo il compagno di squadra di Cerutti mostra fiducia: "Cerutti e Botturi sono lontani, ma io devo solo pensare a continuare così, provando a limitare gli errori e a spingere quando possibile".

Domani al via la sesta tappa

Il rally ricomincia domani con la sesta tappa, che prevede un trasferimento molto lungo. La carovana dovrà innanzitutto passare il confine tra Marocco e Mauritania; espletate le formalità alla dogana, ci sarà il via della prova speciale di 172 chilometri, interamente su sabbia. Il totale della tappa indica 703 chilometri, fino al bivacco di Benichab.