Africa Eco Race, Cerutti tradito dalla gomma nella sesta tappa
MotoriLo pneumatico posteriore si distrugge nel corso della sesta speciale, il pilota Aprilia compie un miracolo e arriva al traguardo sul cerchio, con 17' di ritardo sul vincitore Botturi
Che la Mauritania avrebbe segnato l'inizio 'vero' dell'Africa Eco Race era cosa detta e risaputa, ma che la classifica avrebbe visto sconvolgimenti fin dalla prima tappa oltre la frontiera con il Marocco era invece poco preventivabile: perché i chilometri di speciale erano 'solo' 172 e i big sarebbero partiti tutti piuttosto indietro, lasciando agli outsider l'onore – ma soprattutto l'onere- di aprire le tracce. Così, quando sui dispositivi in dotazione agli addetti ai lavori, Jacopo Cerutti si è materializzato in classifica a 17' da Alessandro Botturi, in molti hanno pensato a uno scherzo dettato dalle temperature del deserto. E invece era tutto vero. Il pilota Aprilia (foto Rally Cool) ha iniziato ad avvertire problemi alla mousse intorno circa all'85esimo chilometro della speciale. "A quel punto ho capito che sarebbe andata a finire male e ho spinto il più possibile, per fare tutti i chilometri che potevo. Paradossalmente, andando più veloce la gomma sta su". Cerutti è riuscito a passare il centesimo chilometro prima di arrendersi al disastro, e lì è riuscito a compiere un altro piccolo miracolo: ha smontato la carcassa dello pneumatico, ha estratto la mousse incandescente e – rimontata la ruota- è riuscito ad arrivare al traguardo, letteralmente sul cerchio. Il distacco da Alessandro Botturi, che ha vinto la tappa, era appunto di 17'. Il pilota Yamaha ha navigato bene, ha spinto il giusto, ha portato a casa il miglior risultato possibile. “Mi spiace per Jacopo, non mi piace vincere così, ma andiamo avanti, senza farci illusioni perché la gara è lunga” ha detto a fine tappa il pilota di Lumezzane. Pal Anders Ullevalseter (KTM) gli è arrivato a 2'56”, terzo un sorprendente Iarno D'Orsogna, su Yamaha Ténéré. La generale ora vede Cerutti al secondo posto con 15'30” di ritardo su Botturi, Guillaume Borne (Husqvarna) terzo a un'ora, 36 minuti e 57 secondi. Ullevalseter è quarto con meno di due minuti sul franco-marocchino, Montanari, che ha scortato Cerutti nella parte finale del sesto stage, ora è quinto, con 3'38” di ritardo su Borne. Vietato pensare che la gara sia finita: oggi inizia un trittico di tappe nel cuore del deserto mauritano e Cerutti ha tutti i mezzi – tecnici e personali- per puntare a un recupero completo. Rimane il rammarico per la scelta di una gomma troppo 'crossistica': si tratta di una decisione del team, che non ha pagato, ma che non è stata certo presa alla leggera. "L'avevamo già provata nei test in Marocco e aveva risposto bene – ha spiegato il team manager Vittoriano Guaeschi-. Purtroppo le temperature oggi non ci hanno aiutato". È la legge dell'Africa: nel breve volgere di una tappa può cambiare tutto, ma questo vale anche e soprattutto pensando alla tappa odierna. Si va da Benichab ad Amodjar: 468 chilometri, solo 76 di trasferimento. Le dune saranno il piatto forte della giornata, con un cordone già a inizio speciale e un secondo catino prima del rifornimento. Con ogni probabilità, le sorprese non sono ancora finite.